La bella prestazione fornita dai nostri azzurri agli ottavi degli europei contro la Spagna ha generato clamore e stupore. Parliamoci chiaro, tutti e sottolineo tutti, davano la Spagna favorita e giù ad elencare una serie di motivazioni: dal valore di rosa dei giocatori della Spagna superiore di 3 volte a quello italiano, passando per il ricordare il dominio europeo da parte dei club Spagnoli negli ultimi 3 anni. Solo pochi ottimisti e qualche osservatore (e conoscitore) di calcio dall'occhio sveglio aveva notato che, la macchina perfetta spagnola vincente da Euro 2008 ad Euro 2012 passando per il mondiale africano 2010, si era inceppata e non in modo casuale al mondiale brasiliano. Il gioco di posizione, volgarmente chiamato anche tiki-taka, è stata la fortuna della Spagna, e se la Spagna ha perso contro l'Italia, è perché non riesce a praticare più quel gioco. La loro sconfitta è stata figlia di un non gioco, o più in generale di una confusione di idee, causata dal non applicare più un gioco tanto perfetto quanto complicato e che, proprio per questo, richiedeva un applicazione continua e costante in allenamento (cosa che avveniva regolarmente al Barca). Il ciclo vincente spagnolo è iniziato nel 2008 sotto la guida di Luis Aragones, tecnico un po troppo sottovalutato... L'allora ct spagnolo attuò un gioco fatto di passaggi a terra, brevi tesi a trovar libero un compagno dietro le linee avversarie. Questa idea di gioco poi è stata ripresa e sublimata da Guardiola col suo Barca, entrato nella storia e preso ad esempio da tutti quando si parla di calcio di posizione. Chi ha visto la partita degli ottavi dell'europeo francese ha sicuramente notato che, la tanto celebrata organizzazione spagnola non era più quella di un tempo. Un dato su tutti spiega meglio questa mia tesi: a fine primo tempo il dato sul possesso palla era favorevole agli azzurri! Ma come l'Italia popolo che ha basato i suoi successi sul catenaccio e contropiede da lezioni agli spagnoli sulla circolazione di palla? Beh, si! Spero non cadiate tutti nell'errore di affermare che, la decadenza del calcio spagnolo (ovviamente mi riferisco alla sola nazionale), sia causata dall'addio alla nazionale di giocatori, colonne dei successi degli anni passati, quali Xavi, Xabi Alonso o Puyol. Questi giocatori che ho citato erano presenti anche in Brasile dove la Spagna perse malamente il suo titolo di campione, per cui bisogna dire due cose: - primo, che il ciclo spagnolo è finito nel 2014 e non nel 2016 - secondo che le sconfitte subite sono figlie di un gioco che non c'è più. Si perché la Spagna non pratica più quel gioco di posizione che l'ha resa celebre da quando il Barca ha abbandonato quella strada per lasciar libero sfogo alla MSN (Messi, Suarez e Neymar). Questo però NON vuol dire che il gioco di posizione o tiki-taka sia finito, anzi! L'Italia di Conte ha battuto la Spagna proprio attuando un gioco di posizione! Partendo dalla B-B-B-C juventina, costruita da Conte ai tempi della Juventus e base dei successi degli ultimi 5 anni, l'Italia è riuscita a realizzare un possesso palla partendo da dietro col quale sistematicamente, si riusciva a trovar libero un compagno dietro la linea di pressing spagnolo. Questa è la spiegazione del dato sul possesso palla di fine primo tempo. A questo va poi aggiunto che, il 3-5-2 di Conte è un modulo che molto trasformista. Il Ct molto spesso parla anche di 3-3-4, perché gli esterni in fase di non possesso sono molto alti in pressione sui terzini avversari per cercare di recuperare palla stando alti, ma allo stesso tempo si parla spesso anche di 5-3-2 quando la squadra si abbassa per difendersi creando una abbondanza di uomini che rende difficile la circolazione di palla avversaria. Ma il 3-5-2 può anche trasformarsi in un 3-4-3: contro la Spagna Pellè marcava Busquets e i due centrali di difesa Piquè e Ramos venivano pressati da Eder e Giaccherini. Queste sono state le armi vincenti dell'Italia: un pressing a tutto campo e una circolazione di palla da dietro molto efficiente. In più a queste due armi va aggiunto che con la difesa a tre e con questo modulo (stesso modulo adottato da Olanda e CIle in Brasile 2014 ed entrambe vittoriose con la Spagna) si tende a portare l'avversario a giocare verso le zone centrali dove vi è una predominanza di uomini italiani. Per cui spezzate le ali spagnole che non le hanno permesso di volare, intasati gli spazi per il tiki-taka, la Spagna non ha trovato modo di impensierire Buffon; infatti l'unica azione veramente pericolosa c'è stata a fine partita con un lancio lungo a trovare smarcato Piquè. Un modo di giocare questo dell'Italia di Conte molto difficile da affrontare e che può essere messo in difficoltà solo se di fronte vi sono uomini sugli esterni in grado di allargare il gioco e di saltare l'uomo. Io nella Germania esterni in grado di saltare l'uomo non ne vedo; si è vero i vari Mueller, Draxler, Ozil nel uno contro uno sono molto forti ma non giocano sulle fasce ma in zone centrali, zone come detto intasate di uomini italiani...