Il CT della nazionale Mancini non è mai stato nelle mie simpatie, troppe volte da giocatore certe dichiarazioni sul mio Milan mi hanno deluso se non offeso; nella successiva carriera di allenatore il trascorso all'Inter lo ha ancor più allontanato dalla mia considerazione, ritenendolo più fortunato che abile quando riuscì finalmente a vincere.

Ma questa storia ormai apparriene al passato, almeno per quanto mi riguarda: chi assume la GUIDA della nostra amata Nazionale merita solo stima e va sostenuto. Almeno io la penso cosi.

Purtroppo il Mancio non arriva nel momento migliore; la squadra con la mancata qualificazione al Mondiale 2018, ha toccato il fondo di una Storia a dir poco Gloriosa e ancora ci lecchiamo le ferite.

Ferite che non hanno risparmiato proprio nulla: dal CONI alla FIGC dalla LEGA ai CALCIATORI non abbiamo un solo elemento, una nota, un immagine che ci possa far sorridere.

Dappertutto la CRISI sarebbe stata l'occasione del rinnovamento: in Italia purtroppo non va cosi: sia le Istituzioni competenti in materia di Sport, sia i nostri amati governanti, non hanno per nulla compreso il momento e a distanza di molti mesi, siamo in pieno vuoto di potere.

Quando chi dovrebbe (RI) Organizzare l'intero Sistema, latita per viltà o incapacità e soprattutto per assenza di valide alternative, tutto finisce per ripercuotersi come l'onda d'urto di un terremoto.

Non può quindi sorprendere come -al di là di chi avesse accettato la carica di CT- ci sarebbe voluto e ci vorrà molto tempo per tornare ad essere competitivi sul campo; quindi se c'è una cosa che non troverete in queste righe è sicuramente l'indice puntato su Mancini.

Ciò che mi ha lasciato allibito è come sia stato consentito a molti calciatori di scappare dal pericolante barcone azzurro: innumerevoli le rinunce alla Nazionale, cui tanto per fare un nome, Gigi Riva diede due fratture!

Oggi va di moda il si salvi chi può, cosa ancora più scandalosa, soprattutto da calciatori giovani, che dovrebbero baciare per terra di essere stati convocati da una delle Nazionali più gloriose del pianeta.

Con quel che resta, Mancini affronta una competizione la Nation League che rischia seriamente di vederci retrocedere al rango di Nazionale di serie B; le 5 gare senza vittoria, senza gioco, senza carattere sono un chiaro inequivocabile segno di crisi: bisogna ora lottare per non renderla irreversibile.

Ma non sono ottimista: non vedo più interesse e passione attorno agli azzurri, nè da parte dei media (incredibile come vengano dedicate alla nostra nazionale meno pagine che alle Big di serie A) nè da parte del pubblico; nè vedo voglia, carattere e rabbia nei calciatori.

Il baratro è dietro l'angolo, si chiama Polonia.

Good Luke Mancini, ne hai proprio bisogno.