In attesa dell'undici di giugno dove l'Italia aprirà a Roma contro la Turchia l'edizione itinerante degli Europei (rinviati l'estate scorsa causa pandemia) sono iniziate per gli azzurri le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Qatar che si svolgeranno tra novembre e dicembre del 2022. Inseriti nel gruppo c, con Svizzera, Bulgaria e Lituania, gli uomini di Mancini hanno iniziato il percorso verso i Mondiali con il piede giusto battendo per 2-0 l'Irlanda del Nord in quel di Parma. Tra assenze e Covid,Mancini è stato costretto a ridisegnare il centrocampo con Locatelli al posto di Jorginho (fuori per infortunio) e Pellegrini in luogo di Barella (arrivato in ritiro solo il giorno prima per via dei casi Covid nell'Inter). In attacco,invece,tocca a Berardi preferito a Chiesa e Bernardeschi. Prima frazione di buon livello per gli azzurri che aggrediscono fin da subito gli avversari e che chiudono il primo tempo in vantaggio di due gol (ma potevano essere di più) grazie alle reti di Berardi (ben imbeccato da Florenzi) che continua così il suo periodo d'oro in Nazionale e Immobile che torna al gol in maglia azzurra dopo un anno e mezzo grazie ad un'azione in contropiede orchestrata da Insigne e chiusa dall'attaccante della Lazio con un tiro forte e potente sul palo del portiere (non esente da colpe). Nella ripresa il risultato acquisito e la stanchezza la fanno da padrona con l'Italia che finisce per concedere fin troppo agli avversari (poco lucidi sotto porta e che devono fare i conti con un buon Donnarumma). Finisce così 2-0 per gli uomini di Mancini che raggiungono in vetta la Svizzera che nel frattempo batte la Bulgaria a domicilio con il risultato di 3-1. Considerando che quella contro l'Irlanda del Nord era la prima partita dopo quattro mesi dall'ultima contro la Bosnia e che la condizione fisica e atletica dei giocatori è condizionata dal calendario rimodulato i lati positivi di questa prima uscita sono molti soprattutto in vista dell'Europeo.

Nonostante le assenze, infatti, l'Italia mette ancora una volta in pratica i principi di gioco chiesti dal C.T.dimostrando che al di là degli interpreti il risultato finale non cambia. Principi che partono dalla difesa con il terzino di destra più bloccato in aiuto al tandem di centrali ed il terzino di sinistra che invece funge da vera e propria ala (grazie anche al movimento di Insigne che rientra al centro del campo lasciando così spazio all'avanzata del compagno) e arrivano fino all'attacco con i tre davanti liberi di concludere l'azione come meglio credono. Fulco del gioco è naturalmente il centrocampo con il doppio play e la mezzala di destra pronta ad inserirsi senza palla in area di rigore. Principi che a loro volta vengono esaltati dal 4-3-3 modulo scelto fin dall'inizio da Mancini e che valorizza le caratteristiche della Nazionale attuale.

Importanti poi sono le prestazioni di Immobile e Berardi con il primo capace di creare ben cinque occasioni da rete (deve migliorare però la media realizzativa) ed il secondo sempre più vicino ad una maglia per Euro2020. Infine bisogna sottolineare la tenuta difensiva che nonostante qualche rischio di troppo (soprattutto nella costruzione dal basso) mette a segno la quarta partita consecutiva senza subire gol.

Ci sono però anche degli aspetti negativi su questa prima uscita del 2021. Aspetti da mettere subito sotto la lente d'ingrandimento per evitare di ripeterli nelle prossime uscite (e soprattutto all'Europeo). Se nel primo tempo l'Italia sembra essere la solita Nazionale di alto livello ammirata nel biennio Mancini, nella ripresa la squadra è sembrata troppo rilassata e poco incline a riprendere le redini del gioco finendo per farsi attaccare con troppa semplicità dall'Irlanda del Nord (non certo uno squadrone). Anche se le scusanti ci sono tutte (come detto in precedenza era la prima uscita dopo molto tempo e la condizione fisica non era delle migliori) questo tipo di atteggiamento è assolutamente da evitare soprattutto nelle qualificazioni al Mondiale dove il minimo errore rischia di compromettere l'approdo in Qatar. Da rivedere poi il centrocampo con il trio Pellegrini-Locatelli-Verratti, mai veramente in partita e spesso saltato dai lanci lunghi dei difensori per gli attaccanti (mossa però questa che ha sorpreso in più di un'occasione la statica difesa irlandese). L'assenza di Jorginho, quindi, ha inciso più del previsto con Locatelli, spesso impreciso, che forse funziona meglio da mezzala con l'italo-brasiliano davanti alla difesa piuttosto che da regista con Verratti accanto. Prestazione incolore, poi, anche per Emerson Palmieri che forse paga il ruolo di comprimario al Chelsea. Il posto per l'Europeo non sembra a rischio anche se il ruolo di titolare potrebbe pendere più verso Spinazzola (entrato bene in campo nel finale di match e reduce fin qui da un'ottima stagione a Roma).

Attenzione infine al fattore gol: solo la prima si qualifica dritta al Mondiale e in caso di pari punti con la seconda sarà proprio la differenza reti a fare la differenza. Certo rispetto a tre anni fa nel girone non c'è di certo la Spagna ma attenzione alla Svizzera (avversaria anche nel girone dell'Europeo) perchè Nazionale esperta e rodata e ben guidata da uno (Petkovic) che ben conosce l'Italia.