Questa sera in Iran possono gioire, possono finalmente dire di essere arrivati nel gruppo dei più forti.
Giocatori per lo più sconosciuti, che non giocano in club europei di prima e neanche seconda fascia, hanno lottato fino all'ultimo contro la squadra di un uomo solo e stavano confezionando la prima grande beffa di questi mondiali di Russia. 

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artita coraggiosa e grinta da vendere, ma non solo. Gioco ampio e spumeggiante, moderno, che ha saputo mettere in crisi Re Cristiano ed i suoi indegni scudieri.
Un Ronaldo confuso e spaesato ha messo finalmente i piedi per terra... 
Grande merito di tutto questo va sicuramente all'allenatore Queiroz portoghese con un curriculum degno di ribalta.
Iran, un calcio, un tifo moderno in un paese dipinto come alla soglia del medioevo. 
Ma ne siamo sicuri? Ad inizio mondiale ci si aspetta giocatori impacciato tecnica approssimativa... Ed invece più di uno meriterebbe almeno la nostra Serie A.

Tifosi barbuti e donne di nero vestite, manichini nella platea degli infedeli. 
Invece oggi più che mai ci si è aperta una porta su un paese che sembrava rimasto fermo immobile ed al contrario è vivo e aperto. 
Il mondiale ha perso una buona squadra ed una scuola di fermo immagini sulle bellezze iraniane che ci mancheranno.