Se si pensa che Roberto Pereyra, kuadwo Asamoah e Anderson Hernanes si apprestano a lasciare la Juventus, che la stagione di Sami Kedira è stata costellata da numerosi stop, in virtù di una fragilità muscolare che non permette al centrocampista tedesco di esprimere con continuità il suo grande talento e che Claudio Marchisio resterà ai box fino a ottobre/novembre si comprende, l’esigenza/necessità da parte degli uomini mercato bianconeri Giuseppe Marotta e Fabio Paratici di mettere a disposizione del tecnico Massimiliano Allegri – dopo Miralem Pjanic – un altro centrocampista di qualità; l’ulteriore innesto consentirebbe alla “Vecchia Signora” di affrontare una stagione lunga e ricca di impegni senza particolari affanni. Come si apprende dai media, se le trattative per vestire di bianconero Javier Mascherano, centrocampista del Barcellona e Andrè Gomes centrocampista del Valencia obiettivi principali dei dirigenti juventini, presentano – ad oggi – complicazioni legate, tanto alla volontà delle società di appartenenza quanto alla disponibilità economica dei clubs concorrenti, la situazione relativa al centrocampista del Real Madrid Mateo Kovacic sembra essere molto più fluida anche se, il giocatore è appetito da Milan, Roma (che vede in lui il sostituto di Pjanic) e Borussia Dortmund. Il club merengue, attraverso il suo presidente, Florentino Perez ha offerto il ragazzo alla Juventus – nell’ambito dei discorsi relativi al futuro di Alvaro Morata, che verrà definito a stretto giro di posta - in prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni di euro; dal canto suo, Beppe Marotta non ha chiuso le porte a Kovacic (seguito dalla Juve sin da quando militava nella Dinamo Zagabria, la società dove è cresciuto calcisticamente) ma preferirebbe che la trattativa si appoggiasse su un prestito senza obbligo di riscatto visto e considerato che il talento croato classe 1994 non rappresenta una prima scelta per il dg juventino ed il suo braccio destro. A mio modo di vedere, su queste basi, Mateo Kovacic rappresenterebbe una vera e propria opportunità di mercato, o meglio, per dirla con Marotta UNA CIRCOSTANZA FAVOREVOLE da non lasciarsi assolutamente sfuggire. Ecco perché io scommetterei su Mateo Kovacic. Il ragazzo, sarebbe un tassello prezioso per lo scacchiere tattico di Massimiliano Allegri poiché si tratta di UN CALCIATORE POLIVALENTE, in grado cioè di esprimersi come mezzala (destra o sinistra), regista e trequartista. Giocando in cabina di regia potrebbe diventare un punto di riferimento per i compagni e, sfruttando la sua eccellente visione di gioco, distribuire una quantità industriale di palloni. Come mezzala, potrebbe, da un lato premiare i movimenti senza palla dei compagni e dall’altro sfruttare la sua notevole velocità per capitalizzare la sua grande rapidità per aggredire gli spazi liberi e concludere dalla lunga distanza, in fin dai conti è bravissimo nel scegliere il tempo giusto per inserirsi. In chiusura, vestendo i panni del fantasista avrebbe modo di dare libero sfogo alla sua creatività e, di conseguenza innescare i compagni con invenzioni di pregevole fattura. Pur avendo tante frecce al suo arco, Kovacic, attualmente, NON HA UNA COLLOCAZIONE TATTICA BEN DEFINITA. In questo senso, occorre sottolineare che, se, tanto nell’Inter, quanto nel Real Madrid, non è riuscito ad emergere e a dimostrare il proprio valore le motivazioni sono molteplici. In primo luogo, entrambe le società sono accomunate dall’assenza di un progetto tecnico importante preferendo affidarsi alle iniziative dei singoli che, nel caso del Real oltre che molto talentuosi sono anche decisamente costosi; navigano a vista e se, in una società manca chiarezza rispetto a strategie ed obiettivi è molto complicato riuscire ad emergere. In seconda battuta, va ricordato che ai tempi dell’Inter Roberto Mancini lo utilizzava come esterno d’attacco, un ruolo, quest’ultimo che non è decisamente nelle sue corde mentre, sia nel Real Madrid targato Rafa Benitez che in quello allenato da Zinedine Zidane (entrambi gli allenatori non stravedono per il giovane) ha vissuto ai margini chiuso da tanti, troppi campioni. In bianconero, Mateo Kovacic potrebbe trovare piena consacrazione e sbocciare definitivamente perché potrebbe contare su UNA SOCIETA’ FORTE, CON OBIETTIVI PRECISI MA ANCHE SU UNA SQUADRA ORGANIZZATA E DOTATA DI UNO ZOCCOLO DURO DI GRANDE SPESSORE SIA MORALE CHE TECNICO che lo aiuterebbe ad inserirsi nei meccanismi di squadra e ad ambientarsi in città. Inizialmente, lo impiegherei come INTERNO DI CENTROCAMPO perché, secondo me è il ruolo dove, attualmente, si trova più a suo agio ed offre le prestazioni migliori ma, progressivamente, lo schiererei come REGISTA perché, a mio avviso quella sarà la sua collocazione definitiva. E voi, come la pensate?