Per il Bologna sarà un anno molto difficile, la salvezza andrà sudata fino all'ultima partita e poche sono le squadre inferiori. In estate la rosa non è stata rinforzata a dovere. Non si trova un attaccante da 10 goal a stagione, Destro non è più lui, per non farsi mancare niente la difesa balla e il centrocampo non fa filtro. Obiettivamente le speranze sono poche, la retrocessione è possibile. Gli investimenti per un campionato tranquillo non si sono visti. Inzaghi è un tecnico con voglia di rivincita e di serie A, ma ha preso una sfida troppo difficile mostrando le sue lacune.

Troppo buonista e difensivista, come ai tempi del Milan, che non a caso lo ha esonerato. La squadra non riesce a dare quel qualcosa in più in fatto di grinta e determinazione. Il mister deve cambiare la testa dei giocatori in fretta, forse qualcosa anche tatticamente, prima che sia troppo tardi. Pippo non doveva accettare passivamente un mercato al ribasso, una società che vive alla giornata: difendere la squadra e la sua competitività era un dovere verso la squadra e la città. Questo non è stato fatto ed ora tutti si augurano di salvarsi, ma si dovrà soffrire e sperare in qualche defaillance altrui. Troppo poco, non da società storica come il Bologna, che ha visto tempi migliori e ora rischia di toccare il fondo.