Dopo l’ottimo esordio in campionato, per l’Inter è tempo di conferme, visto che scenderà di nuovo in campo contro il Verona per la seconda giornata di Serie A.

La roboante vittoria sul Genoa ha certamente ridato slancio e fiducia a tutto l’ambiente nerazzurro nonostante le ultime vicende di mercato e con la parola ridimensionamento messa ben in evidenza ogni qual volta si parla di Inter. La prima di campionato, come detto, ha rilanciato i campioni d’Italia che contro il Genoa hanno non solo stravinto, ma anche convinto con gioco e idee che lasciano ben sperare per il futuro. La parola chiave per la nuova stagione, infatti, sembra essere libertà sia di testa (con i giocatori ben calati nel nuovo progetto) sia tattica con il gioco di Inzaghi che sembra aver fatto centro con le caratteristiche dei giocatori.

Contro il Verona, il nuovo tecnico nerazzurro dovrebbe confermare l’undici di partenza dell’esordio con Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, mentre in mezzo al campo spazio al trio Barella, Brozovic e Calhanoglu (sorpresa della prima giornata che si spera possa ripetere prestazioni del genere per tutta la stagione). Sugli esterni dovrebbero ancora agire Darmian e Perisic con il primo che dovrebbero ancora una volta essere preferito a Dumfries (alla ricerca della giusta condizione fisica ma soprattutto tattica). Davanti dovrebbe toccare a Lautaro affiancare Dzeko al posto di Sensi scelto come titolare contro il Genoa. L’argentino, squalificato alla prima, è ancora alla ricerca della giusta condizione fisica dopo un piccolo infortunio rimediato nelle ultime settimane ma questo non dovrebbe influire sulla sua presenza dal primo minuto. Dalla panchina, invece, dovrebbe partire il neo acquisto Correa pronto a mettersi in gioco nella sua nuova avventura dove partirà con il vantaggio di conoscere già schemi e allenatore.

La sfida con il Verona sarà anche l’occasione per misurare l’Inter con un avversario più probante (al momento) rispetto all’esile Genoa di Ballardini. I veneti, infatti, sono reduci da una buona prestazione all’esordio e il nuovo progetto tecnico a firma Di Francesco sembra essere il giusto prosieguo dell’era Juric. Nonostante la buona prestazione (e l’ottima partita di Zaccagni) il Verona ha comunque iniziato il campionato con una sconfitta (contro il Sassuolo) sulla quale pesa però il rosso rimediato nel primo tempo da Miguel Veloso che ha finito per indirizzare il match. Per Inzaghi e l’Inter, quindi, la partita di stasera sarà importante per valutare il proprio livello di gioco contro un’avversaria vogliosa di vendicare davanti al proprio pubblico la sconfitta della scorsa settimana.

Se l’Inter va verso la conferma in blocco, diversi dovrebbero essere i cambi di Di Francesco: tra i pali spazio a Montipò che dopo la panchina della prima (gli fu preferito Pandur) potrebbe esordire in gialloblù dopo le stagioni al Benevento. In difesa, invece, dovrebbe essere confermato il trio composto da Dawidowicz, Gunter e Ceccherini ai quali spetterà l’arduo compito di bloccare le avanzate dell’attacco nerazzurro. A centrocampo spazio alla coppia Tameze-Ilic al posto del duo formato da Hongla (nuovo acquisto) e Veloso (fuori per squalifica) che ha composto la coppia titolare contro il Sassuolo. Cambio anche sulla corsia destra con Ruegg in vantaggio su Casale (ma attenzione allo scalpitante Faraoni),mentre Lazovic dovrebbe essere confermato sulla fascia opposta. Conferma, invece, per l’attacco con Barak e Zaccagni (doppietta alla prima) alle spalle di Kalinic. In panchina, invece, il neo acquisto Simeone arrivato in prestito con diritto dal Cagliari nelle scorse ore.

In attesa del verdetto del campo, l’Inter non rinuncia al mercato dove rimane vigilie in caso di occasioni sia in entrata che in uscita. Chiuso il colpo Correa (con Marotta e Ausilio bravi a fronteggiare un osso duro come Lotito), i dirigenti nerazzurri potrebbero provare ad acquistare un’ulteriore rinforzo offensivo (anche per far fronte alle noie muscolari di Sanchez e all’età non più giovane di Dzeko) con Scamacca e Keità sempre nel mirino. Per il giovane centravanti del Sassuolo si parla di prestito con diritto, formula questa che non dovrebbe trovare blocchi da parte dei dirigenti neroverdi (anche perché il giocatore non è stato mai al centro del progetto). L’amicizia personale tra Marotta e Carnevali sommata all’ottimo rapporto tra i due club potrebbe poi facilitare l’affare. Resta, però, da convincere lo stesso Scamacca che alla ricerca di minutaggio potrebbe preferire una situazione diversa come il Verona o il Cagliari dove troverebbe più spazio. Sullo sfondo resta Keità che da mesi ormai viene avvicinato ai nerazzurri: la conoscenza della piazza (ha già giocato in nerazzurro nel 2018/2019) oltre che del mister (migliore stagione in carriera proprio con Inzaghi alla Lazio) potrebbe favorire il buon esito della trattativa (oltre al fatto di essere fuori dai piani del Monaco).

Per quanto riguarda Insigne l’unico modo per vederlo in nerazzurro potrebbe essere a parametro zero nella prossima stagione. Diffcile, al momento, una rottura totale con il Napoli che favorirebbe una riapertura dell’affare. Attenzione, poi, a Nandez che potrebbe essere l’ultimo colpo per il centrocampo nerazzurro soprattutto alla luce dell’apertura da parte del Cagliari al prestito con diritto.
In uscita, invece, ci sono Lazaro (vicino al Benfica) e Pinamonti (passato all’Empoli), mentre si valutano ancora le offerte per Satriano e Salcedo. Occhio anche a Sanchez che in caso di offerta potrebbe lasciare i nerazzurri anche a fronte di uno stipendio troppo alto per le casse nerazzurre.