Ho sempre pensato che conta solo la Lazio e che gli uomini passano e spesso fanno i propri interessi. Poi ci sono uomini e uomini, ad iniziare da Favalli che da capitano ha abbandonato la Lazio nel suo momento più difficile dopo essere diventato ricco e famoso con i questi colori. Inzaghi non ha fatto come lui, ma di sicuro è diventato ricco e famoso sia come giocatore che come allenatore per merito della Lazio che ha creduto in lui. Aspettarsi una riconoscenza nel mondo di oggi è sbagliato, le persone non hanno più i principi di una volta e sono avide di denaro e successi. Un giocatore è un esempio al contrario che è vissuto sempre nell'ombra da laziale vero rinunciando anche alla nazionale per dare di piu', si chiama Radu, che non è un uomo bandiera e non ha voluto esserlo rinunciando alla fascia di capitano che gli spettava.
Per i tifosi non conta essere un capocannoniere o vincere titoli per riconoscere il proprio amore per i colori e il rispetto totale da parte loro.
Ecco, questo rispetto Inzaghi in 24 ore lo ha perso per sempre, ma è evidente che per 20 anni ha soltanto sfruttato una situazione cavalcandola finchè gli è stata utile.

Rimane la delusione per l'uomo, non certo per l'allenatore, bravo ma non certo un fenomeno, visti anche i tanti errori commessi (ti ricordi la sostituzione di Milinkovic a Salisburgo, io che ero allo stadio sono stato stordito da quella sostituzione e hai sbilanciato la squadra in un momento che dovevamo contenere con l'inserimento al suo posto di Anderson mancavano 20 minuti ed eravamo 1 a 1 cioè due goal di vantaggio).
Chissà perchè dopo quello che hai fatto mi ricordo e mi ricordero' sempre di più i tuoi errori che le tue vittorie.
Ti auguro tanti soldi e tanto successo e che nessuno ti amerà mai nel rispetto della tua scelta.