Analizzando da un punto critico, il battibecco tra interisti e milanisti, basandosi sull'oggettività di questi attacchi, mi é capitato di leggere la risposta perfetta di un tifoso milanista che voglio riportare:

Oh messere interista, chi si accontenta gode, e sono felice che questo ti basti. Vedi, fra 20 anni o anche 100 quando io e te non ci saremo nemmeno piú, i figli dei nostri figli, se vorranno informarsi sulle squadre Inter e Milan andranno a guardare la bacheca come prima cosa. E dubito che andranno a cercare i risultati di partite perse circa un secolo prima, soprattutto se dettate da un periodo negativo... e si sa la ruota gira, PER TUTTI!

E come si può dargli torto? Alla mia giovane età, personalmente, non sono andato a guardarmi partite o risultati dei derby di mezzo secolo fa. Continuo...

Ti consiglio quindi di vincere qualche coppa, perché la coppa del derby non l'hanno ancora inventata. Ma con tutto questo vanto pare che ti basti vincere il derby, e io non posso essere piú felice di cosí se ti basta questo.   

Il milanista, in questo modo egregio e cordiale, si difese dai continui attacchi interisti, ma come dargli torto? Lasciando perdere che squadra si tifa, il fatto di dare cosí tanta importanza a una partita e non vincere il resto delle partite, portando a casa un trofeo, significa che c'è qualcosa che non va. Per vincere una coppa serve dunque costanza, senza adagiarsi sugli allori per il risultato di una singola partita.  A mio parere una grande lezione di calcio e di vita.