Alla quindicesima giornata della scorsa stagione, l'Inter, era prima in classifica.
Sì. Lo abbiamo forse rimosso dalla memoria noi interisti. Ma eravamo primi, a 39 punti. La Juve era terza a 37 punti, il Napoli, eterno secondo, secondo a 38 punti.
Erano 33 i gol fatti dall'Inter, solo 10 quelli subiti. Poi, dopo il 5-0 contro il Chievo, inizierà la maledizione bianconera. Il pareggio contro la Juve prima e la sconfitta contro l'Udinese poi, comporteranno l'avvio di un periodo no per l'Inter che riuscirà ad agguantare la posizione Champions all'ultimo minuto.

Ora, questa stagione, che doveva essere migliore della scorsa, vede l'Inter con 10 punti in meno rispetto alla scorsa stagione. Una enormità. E qui la Juve non c'entra niente. 27 gol fatti, 13 subiti quelli dell'Inter sino a questo momento.
Insomma, pare evidente che la crescita non c'è stata. Che sono stati persi punti importanti per strada e che rischia ora di essere agganciata dal Milan, con la speranza che riesca l'Inter ad arrivare almeno alle eliminatorie in Champions. Perché se anche questo obiettivo dovesse fallire, delle domande in casa nerazzurra dovranno pur farsele. A partire dalla conferma di Spalletti.

Nessuno qui scrive che l'Inter doveva essere l'anti Juve o vincere lo scudetto. Ma impressiona vedere come ha peggiorato il cammino rispetto alla scorsa stagione. E fare meglio della scorsa stagione era l'obiettivo minimo. Certo, non c'era la Champions, ma questo è un problema di chi ha pianificato la stagione, eventualmente.
La Juventus si trova al momento a più 6 rispetto alla scorsa stagione, giusto così, per ricordarselo.