Dopo le due giornate dedicate agli ottavi di finale di Champions League, la settimana europea sta per terminare con l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League dove sono tre le compagini italiane, agguerrite più che mai per arrivare alla finale del 29 Maggio a Baku, ancora in corsa: Inter, Napoli e Lazio.

Retrocessa dalla Champions League ed eliminata dalla Coppa Italia, per l'Inter l'unico obiettivo percoribbile, oltre ad arrivare nelle prime quattro posizioni in campionato, è l'Europa League, competizione spesso definita di secondo livello ma che in tempi passati, sotto la denominazione di Coppa Uefa, ha visto trionfare i nerazzurri per ben 3 volte.

Per rievocare i fasti di un tempo, la squadra di Spalletti dovrà riuscire ad eliminare il Rapid Vienna, squadra sulla carta debole ma che cercherà in tutti i modi di avanzare nel torneo cercando di sfruttare anche il momento di forma non certo al massimo dell'Inter.
Se la vittoria con il Parma sembrava aver diradato le nubi sui nerazzurri, la decisione di togliere la fascia di capitano dal braccio di Icardi e la sua autoesclusione dalla trasferta di Vienna, rende la partita con il Rapid ancora più complicata.

Spalletti, tra defezioni per la lista Uefa, infortuni e squalifiche, sarà obbligato nella scelta degli undici titolari schierando dal primo minuto Handanovic (fresco di fascia da capitano) in porta, Cedric, Miranda (vista l'assenza di Skriniar), De Vrij e Asamoah in difesa, Vecino e Borja Valero in mezzo (manca Brozovic), Politano, Nainggolan e Perisic alle spalle di Lautaro pronto a sostituire Icardi al centro dell'attacco e dimostrare così le proprie doti.

Come l'Inter, anche il Napoli è retrocesso dalla Champions e vede nell'Europa League il grande obiettivo che in caso di vittoria renderebbe indimenticabile il primo anno di Ancelotti sulla panchina azzurra.
Il tecnico di Reggiolo, grande esperto di successi europei, per cercare di riportare il trofeo sotto il Vesuvio, l'uncia affermazione è datata 1989 sotto la gestione di Ottavio Bianchi e con un certo Maradona in squadra, dovrà vedersela con lo Zurigo avversario non certo insormontabile per il Napoli. L'Undici titolare dovrebbe essere formato da Ospina (se non dovesse recuperare dall'infortunio spazio a Meret) in porta, la linea difensiva composta da Malcuit, Maksimovic, Koulibaly e Ghoulam. A centrocampo spazio a Callejon, Allan, Ruiz e Zielinski, mentre il tandem d'attacco dovrebbe essere formato da Insigne e Milik, in vantaggio su Mertens.

Più complicata la sfida della Lazio che affronterà all'Olimpico il Siviglia vittorioso per ben 5 volte nella manifestazione con tre affermazioni consecutive nel 2014, 2015, 2016. Per cercare di fermare l'egemonia spagnola con 5 vittorie negli ultimi otto anni di squadre spagnole, la Lazio dovrà mettere in campo la stessa prestazione vista qualche settimana fa contro la Juventus cercando di evitare però il risultato finale.
Per riuscire a migliorare il risultato della scorsa stagione, quando i biancocelesti si arresero ai quarti di finale contro il Salisburgo, Inzaghi dovrebbe affidarsi al collaudato 3-5-2 con Strakosha in porta, Bastos, Acerbi e Radu in difesa, Marusic, Parolo, Lucas, Luis Alberto (arretrato a centrocampo per sostituire l'infortunato Milinkovic-Savic) e Lulic in mezzo al campo. In avanti spazio alla coppia Correa-Caicedo, vista l'assenza di Immobile.