Dopo la sconfitta in rimonta per tre a due, rimediata dall'Inter al San Siro contro il Borussia Dortmund, il tecnico nerazzurro Antonio Conte esplode accusando la dirigenza di non avergli dato una rosa con cui poter affrontare sia il campionato, sia la Champions League.
Il tecnico leccese lamenta il fatto di non poter dare il giusto riposo ai propri ragazzi e quando giocano sempre gli stessi, poi arrivano le sconfitte come quella contro i tedeschi.
La sua Inter aveva iniziato la gara nel migliore dei modi, passando in vantaggio al quinto e al quarantunesimo minuto del primo tempo con Lautaro e Vecino.
Nella ripresa, pero', i nerazzurri sono praticamente scomparsi dai radar e il Borussia Dortmund, in soli venticinque minuti, ha ribaltato la situazione segnando tre reti.

Lo sfogo di Conte assomiglia quasi a un voler gettare la spugna, infatti dichiara che pur avendo preparato la gara in modo perfetto, non poteva chiedere di piu' ai suoi. Anche altre squadre hanno i loro infortunati, ma, secondo il tecnico, ai suoi ragazzi si chiede di piu'.
Lo sfogo di Antonio Conte potrebbe rivelarsi piuttosto preoccupante, per vari motivi.
Innanzitutto, un tecnico che scoppia nei primi giorni di novembre, quando tra campionato e coppa non si e' neanche al giro di boa, come potra' arrivare a fine maggio? Credo che Conte stia chiedendo un po' troppo alla societa'. Da Appiano Gentile sono passati tecnici che avevano molto meno risorse di Conte e non erano tanto distanti da dove si trova ora la sua Inter. La bravura del tecnico passa anche per momenti difficili, tutti sarebbero bravi con 23 campioni.
L'altro punto critico e' questa volonta' di Conte di giustificare i suoi ragazzi. Sara' anche vero che quando giocano sempre gli stessi poi subentra la stanchezza, ma e' altrettanto vero che se stai vincendo con due reti di scarto e poi ti fai rimontare, significa che ti sei rilassato un po' troppo.

Andare a creare un alibi a questi giocatori, significa mettere da parte la forza del gruppo. Stanchezza o non stanchezza, se il gruppo fosse rimasto compatto, forse si riusciva a sopperire la stanchezza. Quando le cose non girano per il verso giusto, purtroppo, il sig. Conte addossa la colpa sempre agli altri: e' successo a Torino, in Inghilterra e ora anche a Milano. Verrebbe da suggerire a diversi giornalisti di consigliare a Conte di prendere lezioni da un allenatore che in estate era considerato un suo ripiego.
Questo tecnico con molto meno ha tirato fuori dal gruppo una forza che va al di là dei nomi altisonanti.