7 minuti e l'Inter ribalta una partita che aveva evidenziato per l'ennesima volta tutte le mancanze di una squadra sulla carta forte, ma per come messa in campo, debole.

Debole di carattere, passiva, senza gioco, diversi errori, teneva palla senza sapere che farsene e solo un tiro effettivo e vero in porta, prima del gol casuale, ma stupendo di Icardi e del gol vittoria di Vecino da palla ferma.

Icardi e Vicino hanno salvato la panchina di Spalletti, ma non so quanto averla salvata sarà stata una gran cosa. Si tratta solo di aver rinviato una decisione già maturata dai più? Aggrapparsi solo allo spirito Champions, che è frutto anche della casualità e di un Tottenham che pur giocando male ha messo in difficoltà l'Inter, non potrà bastare e non basterà.

Avrà l'Inter delle prove di fuoco, le ennesime, importanti. Sarà fondamentale vincere contro due squadre toste, Samp e Fiorentina. Dovranno essere sei punti pieni per cercare di non andare oltre i -8 dalla vetta, già imbarazzanti. Non che veramente qualcuno credesse che questa Inter potesse essere l'effettiva anti-Juve,ma neanche era pensabile vederla così giù in classifica.

L'Inter ha come scopo stagionale quello di piazzarsi tra le prime quattro e puntare alla Champions. Cosa fattibile visto il livello del nostro campionato. Non ha altri scopi per la Serie A. Un risultato diverso sarebbe un fallimento clamoroso anche per le casse. In Champions sarebbe mezzo miracolo riuscire a passare il turno di qualificazione.

Lo spirito visto contro il Tottenham, o meglio i 7 minuti contro il Tottenham, rischiano di essere una grande illusione che nasconde i problemi dell'Inter.

Continuo, intanto, a domandare. Conte, dove sei? Tieniti pronto.