Icardi posta. Wanda cinquetta. Spalletti esterna. De Boer critica. Kondogbia lamenta. Gasperini sentenzia. In continuazione. Zanetti sorride. Sempre. Moratti parla. Ogni tanto, ma parla. E la sua parola conta, eccome. I giocatori tacciono, come'è giusto che sia. Loro dovrebbero far parlare il campo. Dovrebbero. La proprietà controlla. Silenziosa. Sabatini parla. Finalmente. Nel ginepraio Inter dove ognuno si sente autorizzato ad esprimersi, anche e soprattutto se non richiesto, si erge la voce del Direttore dell'Area Tecnica di Suning Sports. E le sue parole hanno l'effetto di rimettere a posto le cose, dando il giusto senso a ruoli e responsabilità. Responsabilità che lui per primo si è assunto, depotenziando i detrattori della proprietà cinese. Ma soprattutto ha voluto sgombrare il campo da facili alibi delineando le linee guida di ogni società vincente: la proprietà paga, la dirigenza decide, l'allenatore allena e i calciatori giocano. Semplice. O almeno così dovrebbe essere. ma non all'Inter, dove storicamente ci si bea della propria diversità un po' naif che ha trovato il suo apice nelle esternazioni da marciapiede dell'ex presidente Moratti.

Ora sarà da capire se le sollecitazioni verranno recepite da un gruppo che gruppo sembra non essere più e che solo come tale può tornare ad esprimere i valori che gli sono propri. Vitale in tal senso sarà la figura di Spalletti, che dovrà però decidersi a smettere la propria guerra personale con il mondo esterno alla ricerca di un nemico che non c'è. Spalletti deve tornare a dimostrare di essere uno dei migliori tecnici italiani e a stimolare i suoi atleti come e meglio dell'inizio di stagione. Deve farlo per l'Inter, per i suoi tifosi e per se stesso, evitando che i cattivi consiglieri possano far credere per l'ennesima volta che il problema sia il tecnico. L'Inter ha un disperato bisogno della continuità che solo un progetto vincente può assicurare. E allora non ci sarà più Icardi che posta, Wanda che cinguetta, De Boer che critica e Zanetti continuerà a sorridere, magari come a Madrid...