Peggio non si poteva iniziare.
Dopo un mercato e un precampionato incoraggiante si assiste ad una dolorosa disfatta contro la bestia nera degli ultimi anni. Un Sassuolo che io ho inserito tra le sorprese del campionato perché ha un allenatore con buone idee che sa creare e fare gruppo e che sa motivare i giocatori, come si è visto a Benevento lo scorso campionato.

Inter imballata, che senza il giocatore di livello superiore che aveva trovato l'anno scorso, e cioè Rafinha, non è capace di aprire il fortino del Sassuolo e inoltre con Vecino e Brozovic fuori forma e un Dalbert molto timido e indeciso sbaglia i tempi del pressing facendosi sempre infilare in contropiede dagli uomini del Sassuolo rischiando sempre il 3 contro 3 in ripiegamento.
Eppure ha mantenuto il possesso palla e il Sassuolo comunque oltre al rigore ha punto un altro paio di volte con Handanovic che si è fatto trovare pronto.
L'Inter ha ruminato un calcio senza idee, nessuno a parte Politano ha provato a cambiare passo. Forse nell'ultima settimana i carichi di lavoro pesanti hanno tarpato le ali a Lautaro che non ha mai attaccato la profondità.
Spalletti si è scervellato nelle sue svariate soluzioni tattiche che poi hanno partorito un Asamoah esterno alto, che nel primo tempo non ha inciso, con Politano a destra che da mancino si doveva accentrare per provare a concludere a rete, ma da quel lato non c'è più Cancelo che ti dà la sovrapposizione per aprire la difesa avversaria e crossare al centro, bensì il buon d'Ambrosio più portato a coprire. Lo stesso dicasi di Asamoah che si accentrava per aprire le corsie a un Dalbert che non partiva mai. Così per il Sassuolo era facile raccogliersi intorno a Magnanelli recuperare palla e cercare di partire in contropiede.

Un po' meglio nel secondo tempo quando Perisic ha aperto un po' il lato destro e il Sassuolo è calato di intensità, ma il goal clamorosamente sbagliato da Icardi e un altro paio di buone occasioni create da de Vrij e Politano non sono andate a buon fine.
In tutto questo, premesso che gli assenti hanno sempre ragione vorrei nominare due giocatori italiani che l'Inter ha in rosa e che vengono messi per primo in discussione.
Uno è Gagliardini, che con Brozovic l'anno scorso faceva coppia a centrocampo fino all'infortunio col Cagliari, secondo me aiutava molto il croato liberandolo dei compiti di copertura e facendolo giocare di più mentre con Vecino Brozovic deve coprire le avanzate dell'uruguagio.
L'altro è Antonio Candreva. Ieri il suo lavoro di raccordo sulla fascia è mancato.
L'Inter ha completato la squadra prendendo quelle bocche da fuoco che sono mancate nelle precedenti stagioni come Nainggolan e Keita, ha preso una buona alternativa a Perisic come Politano e buone alternative a Icardi come Martinez e lo stesso Keita, ma per ritrovare una squadra equilibrata ci sarà bisogno o di un cambio di modulo o di recuperare il miglior Gagliardini e il miglior Candreva. Anche se si sentirà e tanto la mancanza di Rafinha.