"L’estate sta finendo e un anno se ne va. Sto diventando grande lo sai che non mi va. In spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più. È il solito rituale, ma ora manchi tu..."

Lo canticchiavano tutti nella lontana estate del 1985, un testo semplice, dalle note simpatiche nonostante annunci la fine della stagione più amata, nato dal duo musicale conosciuto dal pubblico come "Righiera", in grado di accompagnare gli italiani negli anni, nascondendosi e ricomparendo come quegli uccelli che migrano con le stagioni, per poi ritornare ogni volta al proprio posto.

Così anche stavolta ci troviamo costretti a salutare, o almeno temporaneamente, la fase temporale più bollente del ciclo della vita umana, pronta a portar via con sé tutti quegli elementi che l'hanno caratterizzata, lasciando spazio alla nuvolosa stagione autunnale, con le temperature che si abbassano e le piogge che presto scenderanno sulla terra, per innescare nuovamente l'incessante rigenerarsi della natura.

Senza l'alternarsi di periodi climatici differenti sarebbe infatti impossibile creare quell'habitat ideale al quale ormai la società è radicalmente legata, capace di scavare talmente a fondo nei meandri della mente, da creare un'organizzazione quasi inconscia di quello che sarà il prossimo futuro.

Per tale ragione riscoprire il prossimo avvento autunnale, soprattutto per gli amanti del calcio non sarà poi così tragico: con esso infatti si ripresenta anche la Champions League, il trofeo più amato e sognato dagli appassionati, ma specialmente più atteso per l'importanza della posta in gioco e per la rovente competizione marchiata dalla continua aria di sfida che si respira verso i migliori club d'Europa; quest'anno saranno 4 le italiane pronte a cimentarsi in questo prestigioso cammino internazionale: Juventus, Napoli, Roma e Inter, che nella giornata di ieri hanno già iniziato ad assaporare i nomi delle prossime avversarie.

Se il girone dei campioni d'Italia non appare irresistibile (Manchester United, Valencia e Young Boys) così come quello della formazione capitolina (Real Madrid a parte), per Napoli e Inter si prospetta invece un'impresa durissima quella rappresentata dalla fase a gironi: Paris Saint Germain, Liverpool e Stella Rossa per i partenopei mentre Barcellona, Tottenham e PSV per i nerazzurri.

Sul fronte interista esiste un'interessante curiosità riguardo ai precedenti incontri con le avversarie del gruppo B, nel quale l'antico nemico rossonero Kaka ha collocato gli storici rivali nerazzurri tramite il proprio sorteggio: a parte il PSV, il quale è stato incrociato una sola volta nella storia (due considerando andata e ritorno nel 2007, ed in entrambe le occasioni fu vittoria) le altre due sono formazioni diacronicamente ostiche per i ragazzi del mister Luciano Spalletti, o almeno così è stato per i loro predecessori. 

Il Barcellona conserva ancora una certa quantità di veleno per quell'eliminazione incappata nel 2010 in seguito allo scontro diretto contro la squadra che allora era l'Inter mourinhana del triplete, con quel ritorno al Camp Nou ricordato ancora oggi a distanza di 8 anni, come l'impresa di maggiore epicità dell'intera realtà nerazzurra, con i blaugrana pronti a vendicarsi dello smacco subito. 

Dall'altra parte anche gli Spurs rappresentano una rivale eccellente della formazione lombarda, poiché nei 4 precedenti incontri con gli inglesi si contano 2 vittorie per ciascuno, con match mai banali da raccontare, nel segno di fenomeni come Gareth Bale o guastafeste come Emmanuel Adebayor, reo di aver rovinato il sogno rimonta dei nerazzurri nel 2013, quando Cassano e compagni non riuscirono per poco ad acciuffare un traguardo che sembrava impossibile, dopo il sonoro 3-0 dell'andata.

Anche quest'incrocio si presenta come una sfida tutt'altro che ordinaria, con nuovi protagonisti pronti a darsi battaglia per animare il meraviglioso spettacolo dell'unico sport capace di non far rimpiangere l'estate, per questo e molto altro mettetevi comodi perché di certo se ne vedranno delle belle...