"Nascerà qui al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti, e sarà per sempre una squadra di grande talento". Per tutti i tifosi interisti, queste parole, risuonano attuali come se non fossero passati già 106 anni da quando, in una notte milanese, nacque la Nostra squadra. Dico Nostra perchè, a maggior ragione in questo momento, non dobbiamo dimenticarci che l'Inter è dei Tifosi, di coloro che ne hanno sposato la filosofia consapevoli della sofferenza che essa comporta, non di chi, con una valigia piena di soldi, viene e la compra. Son passati solo 4 anni da quella notte magica di Madrid, una notte che nessuno mai dimenticherà. Toccammo l'apice, il tetto del mondo. Gridammo con fierezza il nostro "credo", la nostra passione. Ad oggi però la sensazione che hanno i tifosi è quella di una squadra allo sbando, di una società frammentata e disorganizzata, di calciatori demotivati, di progetti inesistenti e di folli operazioni di mercato. L'interista non pretende di vincere sempre, non pretende campagne acquisti faraoniche, il tifoso interista chiede eleganza, fascino e rispetto. Signor Thohir non vogliamo un'inter contraffatta, vogliamo un Inter vera, un' Inter che, come fu scritto il 9 Marzo 1908, sia piena di talento. Negli ultimi tre anni si è parlato di rifondazione, ricostruzione, programmazione, transizione, insomma di tutto e di più! Peccato che alle parole e ai proclami non siano seguiti i fatti. Oggi 20 Gennaio 2014 si parla di uno scambio di calciatori, un nostro giovane centrocampista andrà a rinforzare la nostra acerrima rivale e un trentenne verrà a finire la carriera con la nostra maglia, questa non è rifondazione, questa è pazzia. Il tifoso interista sarà sempre innamorato della propria squadra anche nei momenti difficili, anche nei momenti in cui il tuo presidente decide di regalare gloria ai tuoi avversari. Perchè diciamocelo chiaro, la storia come quella di Pirlo, Seedorf e Fabio Cannavaro sta per ripetersi.