Le voci sempre più insistenti che vogliono il numero 10 dell'Inter dirigersi tra le braccia di Leo Messi stanno diventando una costante per ogni giorno che passa. Dalla Spagna, i media stanno cercando in tutti i modi di creare pressione psicologica verso la società meneghina e lo stesso Lautaro Martinez, al centro di un bivio fondamentale per la sua carriera. Gli arrivi di Antonio Conte e Romelu Lukaku sono stati un vero e proprio punto di svolta per fare decollare il suo talento a livello planetario. La presenza pesante di Mauro Icardi lo aveva sempre posto come "seconda scelta" ed in molti si trovarono a dubitare del suo innegabile fiuto felino. 
Ricordiamo che Lautaro ha appena 22 anni con un potenziale dal valore inestimabile. L'Inter, avendolo acquistato per 25 milioni dal Racing nel 2018, si trova anch'essa davanti due strade da considerare pesantemente. La prima porta ad una plusvalenza da più di 90 milioni che rimetterebbe a posto bilancio e permetterebbe di generare liquidità importante da investire sul mercato. La seconda, quella meno buona, porta alla perdita di un ragazzo ancora giovanissimo e pronto a giocarsi un posto per essere designato come l'erede naturale di Messi. 
Steven Zhang ha già dichiarato di non voler cedere uno dei suoi pezzi pregiati, a meno che sia proprio il giocatore a spingere fortemente per la sua vendita. A questo punto, diventa fondamentale correre ai ripari e guardarsi attorno per sostituirlo. I nomi più gettonati per fare coppia con Lukaku sono quelli di Pierre Aumerick Aubameyang e quelli di Timo Werner. L'attaccante tedesco del Lipsia, appena 24 anni, ha attirato le attenzioni dei più importanti club d'Europa nel giro di pochissimo tempo scatenando una potenziale asta a suon di milioni. 
Per molti, rappresenta un vero e proprio cyborg per le sue abilità. Un attaccante in grado di spaccare la porta con tiri poderosi, veloce, svaria su tutto il fronte d'attacco anche fuori dall'area di rigore e numeri da capogiro: 88 goal in 150 partite, ovvero più di uno ogni due partite di media. Con il Lipsia di Nagelsmann ha imparato ad adattarsi a praticamente ogni assetto tattico, anche nel 3-5-2 utilizzato da Antonio Conte. Il tandem con Lukaku, potenzialmente, potrebbe essere maggiormente devastante di quanto visto con Lautaro. Spesso e volentieri, l'argentino si intestardisce nel condurre azioni a testa bassa, andando a chiudersi in spazi di gioco estremi e perdere ritmo e tempi di gioco, mentre Werner ama partire dalla trequarti per creare quel punto di contatto tra centrocampo e attacco, ricoprendo quasi il ruolo di libero, per far salire la squadra e posizionarsi al meglio per ricevere il pallone. Basta osservarlo in qualche video sul web per capire la sua completezza tecnica e tattica. 
Gioca a due tocchi senza strafare, in base ai vari momenti delle partite, con un'attitudine non da tutti: il controllo mentale della sua posizione all'interno di un sistema di gioco coeso e completamente riversato al concetto di collettivo. Sa quando calciare di prima verso lo porta e quando agire da rifinitore per i suoi compagni con qualità. Quest'ultima caratteristica sarebbe più che azzeccata per fare da spalla a Lukaku e direttamente connessa con le idee tattiche di Conte. Werner, inoltre, è il primo giocatore per assist serviti (dieci) e per dribbling a partita (1.8) in tutte le competizioni, ed è secondo per passaggi chiave (1,7 per ogni match di Bundesliga) nella rosa di Nagelsmann. 

Al momento, Werner ha clausola rescissoria di 60 milioni e in questo momento di lockdown possono apparire proibitivi ma, in prospettiva futura, potrebbero essere più di un affare.
Inter, l'occasione è ghiotta e potrebbe sparire da un momento all'altro per l'altissima concorrenza sul tedesco, soprattutto da parte delle inglesi.