Salutando i Re Davils ha chiesto di essere lasciato in pace da uomo normale, firmato Jose Mourinho, uomo speciale.
Intanto il presidente dell'Inter annuncia una squadra che schiacci il campionato, Marotta strizza così l'occhio a Conte, e Spalletti fa finta di non sapere niente.
Ma nel mercato cinematografico di Natale tutto è possibile, seppur casuale, suggestivo e magari nostalgico. Ecco appunto come il triplete, l'inizio e l'apoteosi del Mourinho pensiero. E allora i tifosi nerazzurri seguono la compulsione del momento Social, tra verità virtuali e sogni, e il fantamercato prova a immaginare l'Inter del Mourinho bis. Pogba si fermerebbe a Malpensa, e già questa è una notizia. Luka Modric sarebbe il primo della lista col benestare del Real, Matic è il cocco del portoghese, anzi “la caramella mou”, intoccabile e meritevole di tre giorni di riposo dopo il successo contro il Chelsea. Il centrocampista belga Fellaini è speciale anche lui, e il portoghese lo porterebbe di corsa dalla Manica. Sul giovane talento Trincao nato nel '99 e domiciliato al Braga basterebbe uno sguardo, Milinkovic-Savic sarebbe l'ideale. Intanto però tutti con gli occhi chiusi a immaginare.

Sì, ma Jose Mouinho può essere ancora definito lo Special One, ossia un top allenatore in grado di fare la differenza al pari di un top player? A me personalmente ricorda un po' Myspace. Non ti saresti mai aspettato un tale calo di popolarità e fortuna, eppure c'è stato. Nei primi anni 2000, Myspace era la migliora cosa che internet aveva mai visto fino a quel momento. Myspace era il social network. Prima di Facebook e Twitter e Instagram e Snapchat e YouTube, c'è stato Myspace. Tutti lo conoscevano e sembrava che la vita non potesse esistere senza Myspace. La sua crescita e successo spinsero il magnate dei media Rupert Murdoch ad acquistarlo dai fondatori per poco più di 500 milioni di dollari e, un anno dopo, c'erano più persone a vederlo ogni giorno di quante usassero Google. Immaginate.
Situazione simile a quella di Mouinho al primo anno in Inghilterra, era più conosciuto del Chelsea dopo il suo triplete col Porto.
Questo, per inciso, accadeva nello stesso periodo in cui Murdoch presentava la sua offerta per Myspace. Allora era lo “Special One”. Un allenatore che si distingueva per il suo sorriso sfacciato, il suo fascino e carisma, le risate e gli scherzi con i giornalisti in conferenza stampa... Mourinho vinceva Premier League, FACup, Coppe di Lega e sfidava la popolarità di Sir Alex Ferguson nel calcio inglese. Sostituì Arsène Wenger quale rivale principale del tecnico scozzese e fu subito visto come potenziale successore dello stesso Ferguson a Manchester. Mourinho rappresentava il presente ed il futuro. Il calcio di alto livello non sarebbe esistito senza Mourinho. E si credeva che niente e nessuno avrebbe mai strappato quel potere e dominio a Mourinho. Come avrebbero potuto?

Ma nel 2004, Mark Zuckerburg stava lavorando attivamente su Facebook. E Facebook era Myspace, solo 10 volte meglio, e non aveva Murdoch che tempestava di pubblicità lo schermo del tuo computer. Facebook era Pep Guardiola. All'inizio ovviamente, quando Facebook non raccoglieva tutti i nostri dati e aiutava i russi a sovvertire la democrazia occidentale, ossia quando Facebook era pulito e divertente e alla maniera conquistare il mondo. Entro il 2008, Facebook aveva superato MySpace per utenti unici giornalieri. Questo, per inciso, era lo stesso anno in cui Guardiola divenne allenatore della prima squadra del Barcellona, era il suo primo incarico da allenatore e altrettanto velocemente superò Mourinho nel diventare il tecnico che tutti volevano alla guida del proprio club. Certo il portoghese poi è andato all'Inter e ha vinto il triplete, ma proprio come Facebook ha superato Myspace e Myspace è imploso, Mourinho ha seguito una simile traiettoria, spirando verso il basso. Nel 2011 Murdoch ha venduto Myspace per 35 milioni di dollari ad un gruppo di investitori fra cui c'era pure Justin Timberlake. Ed è facile rendersi conto che qualcosa è andato storto se sei costretto a vendere quella che era considerata la cosa del futuro a Justin Timberlake.

Al Real Madrid (all'incirca nello stesso periodo in cui Murdoch vendeva Myspace) Mourinho ha problemi con le stelle della squadra (tra cui Cristiano Ronaldo, SergioRamos e Iker Casillas), entra in conflitto con i giornalisti e si lamenta in continuazione degli arbitri. Si scontra persino col compianto tecnico del Barca, TitoVilanova. Al Chelsea nel suo primo periodo, all'Inter e anche al Porto, Mourinho poteva contare su giocatori “duri”, i suoi fedelissimi: John Terry, Didier Drogba, Frank Lampard, Ricardo Carvalho, Marco Materazzi, Samuel Eto'o. Ma il gioco e soprattutto i giocatori sono cambiati, e Mourinho si è rifiutato di farlo altrettanto. Durante il suo secondo mandato al Chelsea i giocatori si sono spesso lamentati della sua costante critica pubblica e credo che l'inizio della sua “fine” risalga a quando se la prese con Eva Carneiro, il medico donna del Chelsea. La Carneiro lasciò il club ma Mourinho non durò più di tanto. Fu licenziato a dicembre, a qualche mese di distanza. La squadra che aveva lasciato era completamente nel caos. Peccato che in molti hanno visto in quella disastrosa seconda parentesi al Chelsea un semplice incidente di percorso, piuttosto che un chiaro segnale di un allenatore non più al passo coi tempi. Tanto che il vicepresidente esecutivo dello United Ed Woodward ha visto nel portoghese la risposta migliore ad un quesito molto difficile: come ricostruire il Manchester Unitad del dopo Ferguson. Murdoch lo ammise dopo anni di aver fallito ed imparato una lezione a caro prezzo dopo aver venduto Myspace, il tutto è molto simile a quello che sta capitando al Manchester United con l'esonero di Mou. Ora dovrà pagare a peso d'oro il suo licenziamento che gli costerà ancora di più in caso di accesso alla prossima Champions League e si ritrova pure con una rosa che non è in grado di essere competitiva per la vittoria in Premier League dopo aver speso sul mercato ben 350 milioni di sterline.

I commenti aspri di Mourinho ai giocatori hanno poi finito per peggiorare le cose; in particolare quelli che ha “sputato” sui più giovani (il terzino sinistro Luke Shaw, lattaccante Marcus Rashford) hanno mostrato la sua incapacità di dialogo con le nuove generazioni. Mourinho ha lasciato lo United nello stesso malo modo in cui si è lasciato col Chelsea, e Manchester riflette sui due anni e mezzo del portoghese in panchina che hanno portato sì una Europa League in bacheca, ma ha lasciato in eredità un gruppo spaccato e che potrà con difficoltà in futuro giocare in Champions. La rabbia la frustrazione e l'acidità di Mourinho e la creazione dell'Io contro tutti è stata rimpiazzata dalla pacatezza, dalla preparazione tattica e dalle idee di tecnici come Pep Guardiola e Jürgen Klopp, che sanno come ricavare il meglio dai propri giocatori. Adesso anche Klopp al Liverpool ha superato Mourinho. Così che questo fa di Klopp, Snapchat (Twitter è troppo pieno di odio e rabbia per essere paragonato al simpatico allenatore tedesco).
Ed è per tutto questo che non ritengo Mourinho l'allenatore adatto ad una Inter che vuole tornare a vincere in italia e in Europa. E voi siete d'accordo con me?