Il Milan è tornato alla vittoria. Dopo una leggera scossa di terremoto, dovuta al modo antisportivo con cui i giocatori hanno festeggiato sul bus e soprattutto alle dichiarazioni comprensibili di Maldini verso la società, con l'arrivo della nuova proprietà, sembra che la strada ora si stia spianando per decidere cosa dovrà fare il Milan da grande.
Continuare a vincere, oppure lottare per qualcosa di importante senza la necessità di dover vincere? Va detto che il Milan, dopo aver assaporato il gusto dello scudetto, ora si contenderà con l'Inter il primato della seconda stella a Milano. Chi lo raggiungerà per primo il ventesimo scudetto? Le aspettative dei milanisti ora sono decisamente alte, vogliono continuare a vincere e soprattutto non fare in Champions un ruolo di comparsa, come accaduto nell'ultima edizione. Certo, era nel girone più difficile, va riconosciuto, ma la storia del Milan racconta altro. Comunque sia, dalle parti del Diavolo devono decidere che squadra costruire, a partire da Leao e Maignan, che dovranno diventare i futuri assi di questo Milan. Perchè se il Milan vuole tornare a conquistare l'Europa deve avere le capacità di saperli trattenere i proprio gioellini. Quello che si aspettano dalle parti del Milan è che non si ridimensioni quanto di buono fatto e che uno come Pioli che non aveva mai vinto nulla, ora dovrà ripetersi. Non potrà fallire. Una mancata vittoria del campionato per il Milan sarebbe difficile da digerire. Salvo che non si voglia credere che questo scudetto vinto dal Milan, grazie soprattutto ai regali fatti dall'Inter, non sia stato altro che una fumata negli occhi, una sorta di incidente di percorso, uno di quegli scudetti che si vincono ogni dimissioni di Papa. Un po' alla Napoli, alla Sampdoria, per dirlo.
Vietato sbagliare per il Milan, come lo è in particolar modo per la Juventus. Allegri ha salvato la stagione, passando dalla zona retrocessione alla zona Champions. Certo, vero è che ad inizio anno la Juve veniva data come favorita, ma il campo ha narrato una storia opposta rispetto alle previsioni. I numeri ed i nomi da soli non bastano, come testimonia il caso PSG, costruito per vincere la Champions, ma ancora non riesce a raggiungere questo obiettivo. Ritornano i vecchi nomi, come Pogba, scaricato dalla Premier, sarà una sorta di Balottelli bis oppure vivrà una rinascita alla Juve che lo aveva lanciato alla grande? Non sempre i ricordi e le emozioni passate vanno d'accordo con le prestazioni sportive. La Juventus si rinnoverà profondamente, con Allegri che si giocherà tutto. Se non vincerà lo scudetto quest'anno e non arriverà nelle fasi finali della Champions, potrà preparare le valigie. Anche se va detto che probabilmente la Juventus dovrebbe forse riflettere sulla sua presidenza. Agnelli ha fatto tutto bene in questi anni? La questione SuperLega, ha lasciato il segno ed in modo sicuramente tutt'altro che positivo. La Juventus ha uno degli attacchi più micidiali della SerieA, Chiesa e Vlahovic, ma deve ricostruire la difesa e il centrocampo. Insomma, sarà una stagione delicata per la Juventus che ha necessità di ritornare a vincere. Se non possono sbagliare il Milan e la Juventus, sicuramente chi non dovrà sbagliare è l'Inter di Inzaghi, a questo punto, l'unico tra Allegri e Pioli, a non aver mai vinto uno scudetto da allenatore. Dopo aver perso in modo forse clamoroso uno scudetto che aveva in tasca, l'Inter sa che vuole raggiungere la seconda stella prima dei cugini del diavolo.
Vincere il campionato è una necessità fondamentale per l'Inter, per il progetto cinese e per il futuro di Inzaghi. Uno come Conte quello scudetto non l'avrebbe mai perso e se Inzaghi quest'anno non vincerà lo scudetto, potrà salutare l'Inter che ha deciso di proseguire con questo allenatore nonostante uno scudetto buttato all'aria. Certo, si è vinta la Coppa Italia e la Super coppa italiana, ma queste coppe non fanno la storia di una grande società. Sono premi di consolazione, non sono trofei da Inter.
Il calciomercato è in grande fibrillazione, da Dybala, al sogno del ritorno di Lukaku, potrebbe esserci il trio delle meraviglie, insieme a Lautaro, ma l'Inter deve fare quadrare i conti e dovrà rinunciare a qualche pedina importante. Bastoni o Lautaro, uno dei due dovrà andare via. Ad oggi sembra più alta la possibilità che ad andare via sia Bastoni.
Ma l'Inter dovrà soprattutto costruire una panchina importante, di qualità, perchè senza riserve di qualità non si va da nessuna parte e questa cosa in questa stagione la si è in parte pagata.

Diciamolo pure, la cosa fantastica è che pare ci siano tutte le condizioni perchè si possa realizzare una sfida a tre, Inter, Juventus e Milan. Dove tutte e tre concorreranno per vincere il campionato e dove nessuna potrà sbagliare. Chiaramente solo una potrà vincere e molto dipenderà dunque anche da come si perderà il campionato e proseguirà il cammino europeo. Il tutto nell'attesa che si procedi a riformare la SerieA riducendola a 18 squadre, perché il campionato a 20 squadre, per quanto affascinante, oggi è insostenibile in Italia.