La storia a volte insegna, e i casi recenti di giocatori come Kondogbia, Joao Mario (da me sempre definito Joao Quaresma) ecc. insegnano che l'attaccamento alla maglia, lo spirito di abnegazione, la serietà negli allenamenti sono fattori decisivi per la riuscita di una buona stagione. Per esempio, nel caso di Kondogbia, le sue imbarazzanti dichiarazioni sul poco impegno dimostrato con l'Inter lasciano ben capire l'importanza di questo tema. E a poco vale la scusa "l'Inter è un club difficilissimo".  Ecco perché, piuttosto che acquistare giocatori per molti soldi oppure aumentare a dismisura gli ingaggi, è meglio vendere e far capire al giocatore che la strada è quella. 

Vergognoso è stato il comportamento di Brozovic l'anno scorso quando chiedeva di essere ceduto al prezzo deciso dalla Juventus! Ridicolo! Adesso se il Tottenham vuole Brozovic paghi la clausola da 50 milioni e addio. Non da meno le recenti dichiarazioni di Perisic. Trovi un club che paga l'intera clausola senza battere ciglio e non chieda né sconti né aumenti di ingaggio. E non mi convince cercare di strapagare Modric: si punti piuttosto su Rafinha, che ha dichiarato amore all'inter. 

L'errore storico del 2010 fu quello di trattenere tutti aumentandogli lo stipendio. Il buon Benitez voleva vendere i vari Milito, Schneider, ecc... E furono ritenuti troppi 12 milioni per un certo Bale e i 24 per Mascherano. Su questo fronte la Juventus insegna a tutti. Ma forse insegna molto di più come giocatore Edin Dzeko, che ha rifiutato il Chelsea a gennaio ed è stato ripagato con la gloria del turno superato col Barcellona e la semifinale col Liverpool. L'Inter deve cercare uomini veri e attaccati ai colori nerazzurri piuttosto che una schiera di mercenari. Per cui Perisic, Brozovic & c., dimostrate tutto il vostro amore per l'Inter: i tifosi con il sold out abbonamenti ve lo hanno dimostrato.