Lo abbiamo detto più volte: la vera faccia dell'Inter ha un solo nome, Samir Handanovic. Per quanto la squadra di Conte disponga di elementi essenziali per raggiungere i risultati sperati, in questi anni se non ci fosse stato il portierone sloveno la storia probabilmente sarebbe stata diversa. Ritornano alla mente tutti i miracoli effettuati a partire dall'era Stramaccioni oppure quelli che aiutarono Roberto Mancini a festeggiare la testa del campionato fino al mese di gennaio. Poi, però, se la macchina si inceppa subentrano i guai. Fino ad ora non era mai capitato, ma come spesso succede nella vita c'è sempre una prima volta, e fa male a tutti i tifosi. 

Partendo dal presupposto che non è facile sostituire un portiere come Handanovic, le prestazioni offerte da Daniele Padelli nelle ultime due partite di campionato non possono essere considerate sufficienti: due errori clamorosi nel derby, un'uscita scellerata contro la Lazio, ma soprattutto tanta incertezza. E forse è proprio questo l'aspetto che fa discutere maggiormente, visto e considerato che la prima richiesta che viene formulata ad un portiere è quella di guidare la difesa. Padelli non lo ha fatto, anzi, ha contribuito con le sue uscite titubanti a spaventare i suoi difensori. L'errore sul primo gol della Lazio è emblematico: scontro con Milan Skriniar e conseguente rigore assegnato ai biancocelesti per fallo di Stefan De Vrij. Poi, come se non bastasse, la responsabilità arriva anche nella seconda marcatura, agevolata da una scarsa reattività dell'ex Torino e da un tiro non irresistibile di Milinkovic-Savic.

La classifica è sotto gli occhi di tutti: la Juve comanda, la Lazio si avvicina notevolmente e l'Inter dista di soli tre punti dai bianconeri. Niente è compromesso, anche se la carica che arriverà agli uomini di Inzaghi dopo la vittoria di ieri sera potrà veramente spostare ogni equilibrio, basti pensare che se Lazio dovesse ottenere sei punti nelle prossime due giornate, in caso di non vittoria della Juventus nel derby d'Italia potrebbe festeggiare almeno per una notte la vetta della classifica. Vetta abbandonata invece da un' Inter un po' sottotono, costretta a vincere già domenica sera contro la Sampdoria; servirà l'aiuto di tutti, ma soprattutto servirà Handanovic, sempre più leader di una squadra che vuole tornare ad essere protagonista. Se proprio necessario, anche con una mano sola...