L'Inter è sicuramente la Regina incontrastata in questa sessione di calciomercato.
I nerazzurri sono riusciti contemporaneamente a realizzare 45 milioni di euro di plusvalenze dalle cessioni, senza sacrificare alcun big, e cominciare già a rinforzare la rosa a disposizione di mister Spalletti con ben cinque rinforzi. Sono arrivati Lautaro Martinez dal Racing Avellaneda per 20 milioni, Stefan De Vrij e Kwadwo Asamoah a parametro zero, Radja Nainggolan per 25 milioni di euro più i cartellini di Santon e Zaniolo dalla Roma e Matteo Politano dal Sassuolo.

E non è finita qui visto che arriveranno quasi sicuramente un terzino destro (Florenzi, Vrsaljko e Zappacosta i nomi) e un centrocampista centrale (William Carvalho e Dembélé i possibili rinforzi). Inoltre nel caso in cui dovesse essere ceduto uno tra Candreva e Karamoh, arriverà un'altra pedina anche sull'out offensivo di destra. In pole position c'è sempre il nome di Malcom, senza dimenticare il sogno di Piero Ausilio, che risponde al nome di Angel Di Maria.

Guardando i commenti qua e là, però, è inevitabile vedere come qualcuno stia davvero rosicando. Si legge di fantomatici debiti della società nerazzurra, ci si chiede da dove arrivino questi soldi, come si faccia a fare una campagna acquisti del genere senza la certezza di poter inserire i giocatori nella lista Champions. Eppure l'Inter dovrebbe aver dimostrato abbondantemente di non essere una società allo sbaragli, rispetto a qualcun altro, e che ogni mossa è ben ponderata. A dimostrazione di ciò c'è la campagna acquisti di gennaio, in cui Ausilio e Sabatini non investirono un euro se non per prestiti gratuiti con diritto di riscatto come quelli di Rafinha e Lisandro Lopez. Per la lista Champions è bene ricordare come ci sia anche un bonus di due giocatori che l'Inter può giocarsi. Cioè due calciatori che non erano nella lista per l'Europa di due anni fa possono essere compresi nel conto tra entrate e uscite. Tra questi ci sarà sicuramente Kondogbia, riscattato a 28 milioni di euro dal Valencia, mentre un altro giocatore potrebbe essere Joao Mario, su cui c'è da registrare l'interesse di alcune squadre della Premier League.
Senza dimenticare le cessioni di Santon, Nagatomo, Biabiany, Murillo, Banega e Medel che compongono un discreto tesoretto da quasi 40 milioni di euro.

Sarebbe giusto, dunque, riconoscere i meriti di una società, e in particolar modo di Piero Ausilio, che ha dimostrato che si può operare benissimo e formare una grande squadra anche con la necessità di rispettare i paletti imposti dal Fair Play Finanziario.