L'Inter non sa più vincere.
È questo il verdetto scritto sulle mura del Meazza. Una partita rocambolesca che si conclude in parità grazie ad una dormita di gruppo della squadra di Spalletti nel secondo tempo. I padroni di casa, dopo i due splendidi gol di Perisic e De Vrji, si sono fatti rimontare grazie alle reti di Belotti ( su errore di Handanovic) e Metè. Il risultato finale dice che l'Inter è ferma a 1 punto e a Torino, Roma e Napoli si viaggia con la musica a tutto volume. Spalletti lo sa, ma anche oggi non ha fatto nulla per provare a vincere la partita.

Adesso è tempo di riflessioni e confronti e anche il clima di San Siro la dice lunga, come si è potuto vedere al termine della partita. Già durante il riscaldamento dal settore della Curva Nord era apparso uno striscione eloquente che testimoniava il disappunto per la prestazione di Reggio Emilia e invitava calciatori e allenatore a parlare di meno e a lavorare di più. Insomma, anche questa sera i tifosi nerazzurri se ne torneranno a casa con l'amaro in bocca perché la partita per la banda di Spalletti era vinta; bastava solo avere la giusta personalità e la voglia di lottare su ogni pallone. E invece l'Apocalisse sportiva è avvenuta veramente. 

E i cambi dello stesso tecnico di Certaldo lasciano molti dubbi. Ma la chiave tattica della gara farà ancora più discutere se si pensa all'ingresso di Lautaro Martinez al 90esimo minuto. Ma com'è possibile che un calciatore forte come l'argentino entri a 3 minuti dal termine? Spalletti dovrà dare delle motivazioni accettabili anche perché un giocatore talentuoso come Lautaro non può stare a riposo soprattutto quando la squadra ha bisogno di segnare. Ma il calcio è anche questo, quando hai davanti un attaccante di alto livello mediatico come Icardi, è difficile toglierlo per nuove promesse. 

Ma adesso "testa bassa e pedalare" per gli uomini di Spalletti perché a Bologna una non vittoria farebbe entrare la squadra nerazzurra nel baratro più totale. La settimana è lunga, i commenti non verranno a mancare, ma la domanda da rivolgere in questo istante ai calciatori è la seguente: il popolo interista merita davvero tutto questo?