Ogni anno, di ogni campionato, si cerca di scovare la rivale della juve. Tra nuovi acquisti e nuovi allenatori con i loro più svariati dettami tattici gli addetti ai lavori cercano di trovare la cosiddetta "anti-Juve".

Che a me, e chi come me, sembra più un fardello da appioppare sulla malcapitata di turno che un complimento sull'onore di chi abbia lavorato meglio in estate.

Due anni fa capitò al Milan che spese più di 220 mln. Che non arrivò nemmeno ad impensierire Lazio ed Inter che si contendevano il quarto posto. L'anno prima forse alla Roma. Scioltasi come neve al sole. Poi al Napoli che tra tutte è stata quella che lo è stata davvero ed a mio parere avrebbe meritato oltre al titolo di anti-Juve anche il titolo del campionato vero e proprio. Ma per storie che conosciamo... vabbè, lasciamo stare...

Quello che voglio dirvi è che questa caccia esasperata all'anti-Juve è perlopiù un giochino artefatto da chi conviene farlo. Creato per deriderli degli insuccessi, lodare la solita società juventina. Scaricarandogli le colpe dell'ennesimo fallimento a livello europeo. Che così come i campionati che vincono, si ripete inesorabilmente ogni anno.

Quello è un fallimento, sì. Perché questa Juve è stata costruita per vincere la tanto agognata Champions. Non per il campionato. Che, anche se è bene sempre ricordarlo, vinto con le solite mille polemiche annuali lo ha fatto anche con Pepe, Matri, Quagliarella, Llorente e il 35enne Pirlo.

Quest'anno l'onere oltre al Napoli se l'è conteso l'Inter. La Nuova Inter targata Marotta-Conte. Con gli acquisti pesanti e le altrettanto pesanti cessioni. Il "titolo" quest'anno è arrivato un po' in ritardo. Si è dovuti aspettare la fine della seconda giornata di campionato e la fine del mercato per deciderlo. Tra le altalene di questa giornata partendo dal 3-0 al 3-3 di Juve-Napoli fino all'autogol di Koulibaly, al rigore decisivo del 2-1 a Cagliari di Lukaku e la cessione di Icardi al PSG.

"Il titolo se l'è aggiudicato l'Inter". "L'Inter che ha fatto un mercato importante". "L'Inter che finalmente è tornata ad essere una società seria e importante". Per carità, tutto vero. E' innegabile che l'Inter da questa sessione estiva sia uscita più di tutte rivoluzionata sia in campo, che fuori. Ma proprio per il fatto di essere uscita così cambiata e trasformata dalle turbolente vicende che l'hanno coinvolta, che dovrebbe avere almeno un minimo di tempo per assestarsi. E non essere caricata di un ulteriore incombenza e zavorra sulle spalle.

Ma niente, "Toh, voi siete l'anti-Juve, tenetevela e state zitti!". E' va bene, voi lo dite, noi non ci caschiamo. Nel vostro giochino trito e ritrito, ma non ci nascondiamo nemmeno. Ed è proprio questo che inizia a far prudere i fautori del giochino. Il fatto che l'Inter non si nasconda, come affermato anche dal giovane Bastoni che quest'anno difficilmente farà doppia cifra nel tabellino delle presenze, si vuole nascondere.

Lo stesso Conte appena presentatosi non ha posto né obbiettivi, né limiti. Quest'atteggiamento è l'atteggiamento conscio della forza dell'avversario ma anche della propria. Avversario che così come l'Inter è uscito più che mai cambiato dopo le tante stagioni vissute in simbiosi con l'identità di Massimiliano Allegri con gli storici scudieri. E' se proprio devo dire la mia, la Juve da questo cambiamento non mi sembra proprio che ne sia uscita rinforzata. Solo gli juventini con i para-occhi affermano il contrario. I più oculati tifosi e blogger di questo sito invece lo hanno intravisto...