Una sconfitta fa sempre male, molto spesso colpisce nell’orgoglio, mina le certezze, ti fa vedere il mondo da un’altra prospettiva. Inizi a chiederti se la strada che stai percorrendo sia quella giusta, se le scelte che stai compiendo siano corrette. Dubiti di te stesso, inizi a non sentirti all’altezza, ti abbatti. Ogni cosa sembra aver perso senso. Ti senti spaesato. Non sai cosa fare. Ma poi, cercando nel profondo di te stesso, trovi qualcosa, non si sa bene cosa sia, un’emozione, una motivazione. E capisci che non puoi abbatterti. Devi reagire. Una seconda possibilità c’è sempre, per tutti, ma bisogna guadagnarsela. E ricominci ad avere voglia di fare, di stupire. Hai voglia di spaccare il mondo. Ti senti di nuovo vivo.

L’eliminazione dalla Champions League è stato un duro colpo per il mondo interista: conquistata l’anno scorso dopo un percorso faticoso, culminato con una partita pazza vinta all’ultimo secondo, è scivolata via in un attimo, quando ormai gli ottavi di finale sembravano ad un passo. Ed erano anni che i tifosi aspettavano di poter rivedere l’Inter alle fasi a eliminazione diretta. E per la maggior parte dei giocatori sarebbe stata la prima volta. Insomma, una sconfitta per tutti. Sarebbe facile, dunque, cadere nello sconforto, lasciarsi andare. Ed è proprio qui che l’Inter deve dimostrare di essere una squadra cresciuta, matura.

Siamo al 16 dicembre 2017, l’Inter è prima in classifica ed è imbattuta in Serie A. Si appresta ad affrontare l’Udinese a San Siro. Il vantaggio di Lasagna viene pareggiato dal gol di Icardi, ma De Paul prima e Barak poi chiudono il match sull’1-3. È la prima caduta dei neroazzurri. Ma da questa caduta, non riescono più a rialzarsi. In poco tempo sprofondano in classifica e solo la vittoria contro la Lazio all’ultima giornata riesce a salvare una stagione che rischiava di essere fallimentare. E pensare che era bastata solo una sconfitta per far cadere il castello di certezze dei giocatori di Spalletti.

Siamo ora al 15 dicembre 2018, l’Inter è terza in classifica ed è appena stata eliminata dalla Champions League. Si appresta ad affrontare l’Udinese a San Siro. È l’occasione per cambiare la storia, per imprimere una svolta. La squadra neroazzurra deve dimostrare quello che ha imparato dalle sconfitte in questi anni. Deve dimostrare di essere maturata. Deve dimostrare di essere in grado di rialzarsi dopo una caduta. Perché per essere all’altezza delle top squadre italiane e europee questo è un requisito necessario. Perché i tifosi sono stufi di vedere sempre la stessa storia: un’Inter che parte bene la stagione ma che poi, alla prima difficoltà, cala e si ritrova a lottare per obbiettivi inferiori a quelli teorizzati inizialmente. È il momento di cambiare. E Inter-Udinese è l’occasione giusta per combattere la storia. Le emozioni e le motivazioni non mancano per i giocatori. E come se non bastasse, un San Siro pieno e caldissimo come sempre, li sosterrà fino alla fine. Sperando che non deludano le attese. Perché il momento della svolta è ora.