A Nanchino, Cina, oggi abbiamo assistito ad uno di quelle partite che non ti perderesti mai, anche se poco più di una amichevole, la classica del calcio italiano, il cosiddetto derby d'Italia, Juventus ed Inter.
Ma resta sempre un'amichevole, o poco più, e quello che importava agli allenatori, non era certo solo il risultato, ma soprattutto le impressioni delle loro nuove squadre, considerando due situazioni molto diverse.
Sarri ha in mano una Mercedes super collaudata da otto anni, che stravince lo scudetto, l'anno scorso senza avversari, mentre Conte fa i conti con una squadra ancora incompleta in reparti fondamentali, come l'attacco, manca il centravanti titolare, e non solo, mancano elementi che dovranno, e dovrebbero essere punti fermi della nuova Inter.
Ma è stata partita vera, con ritmi comprensibilmente ancora non altissimi, visto che i ritiri sono da poco iniziati, ma è stata una partita tirata fino alla fine.
Il risultato finale, premia ai rigori la Juventus, ma a Sarri interessavano i nuovi meccanismi difensivi soprattutto, come si muoveva la squadra, l'insieme tattico di uno squadrone che ha l'obbligo di vincere ancora.
Sarri ha nelle sue mani la squadra nettamente più forte del campionato, e la sua vera grande sfida, sa che non può far passi falsi, e che non avrà molto tempo per collaudare la squadra, è consapevole che ogni errore sarà evidenziato subito.
Conte intanto mostra già che ha fatto già molto in molti calciatori interisti, ha dato già uno scossone mentale alla squadra, che in campo è stata encomiabile sotto l'aspetto dell'impegno e della lotta.

Ma che partita è stata? E' stata una gara dalle due facce, dove nel primo tempo l'Inter ha dimostrato coraggio e personalità, e l'autogol iniziale dell'attesissimo De Ligt, ha fatto crescere il morale e il crederci dei nerazzurri.
La Juve nel primo tempo è ferma, Sarri urla dalla panchina, mentre l'Inter ci prova con Sensi, Brozovic, Candreva. Nella ripresa perà, dopo poco la musica cambia, e la Juventus dopo vari tentativi, raggiunge il pari con una punizione deviata, il tiro ovviamente è del solito fenomeno Ronaldo.
Tantissimi i cambi da entrambe le squadre, tanti gli esperimenti, ma la partita finisce ai rigori, dove la spunta la Juventus. La partita da degli spunti, incoraggia gli interisti, considerando la rosa nettamente incompleta, fa credere forse che la distanza abissale dello scorso anno, è ridimensionata nettamente, ma le amichevoli non sono mai attendibili, restano tali.

I tifosi juventini, dopo le prime prestazioni della nuova Juve del mister toscano, iniziano a avere qualche perplessità, qualche dubbio, ma assimilare un nuovo credo calcistico, nuove strategie difensive e nuovi schemi, non è facile in due settimane.
Io credo in Conte, per me è uno dei migliori allenatori europei, penso che quando la rosa sarà completa vedremo una Inter che rispecchierà il carattere del suo allenatore, mentre sulla Juve di Sarri, ho già espresso nei miei precedenti articoli, il mio scetticismo verso il tecnico, non certo verso la rosa, nettamente superiore alle altre ancora.

Sono sicuro che il distacco con le altre sarà molto minore dell'anno scorso, e che Sarri avrà grosse difficoltà ad imporre i propri schemi, in calciatori che vincevano con Allegri senza difficoltà, giocando cosi cosi, ma vincendo per troppa superiorità. 
Aspettando il bel gioco, resto scettico, mentre l'Inter crescerà, e quando prenderà un vero centravanti, gli interisti si divertiranno.


Pasquale Saggese