Sono passati 9 giorni dalla controversa Inter-Juve, ma il rammarico di una sconfitta tanto immeritata quanto pilotata no. Le polemiche non sembrano placarsi e molto probabilmente non finiranno mai.

Orsato e i suoi collaboratori sono riusciti a falsare clamorosamente la partita più importante della stagione: per l'Inter, per la Juventus, ma non solo.
Il Derby d'Italia era decisivo per le sorti di Champions, scudetto. In generale, un metro di giudizio iniquo del fischietto di Schio che ha tanto ricordato quelli degli dell'Era della Triade. Quei metri di giudizio, per intenderci, di quegli arbitri particolarmente "sensibili" che tanto piacciono a Buffon e compagni, come raccontato nella serata post Madrid dal portierone della nazionale italiana.

Fino alla 35^ giornata si parlava solo di calcio, di tattica e la classifica finalmente rispecchiava ciò che si vedeva in campo. Di errori arbitrali ve ne erano stati, e alcuni anche molto gravi, però i numeri ne confermavano una riduzione consistente rispetto agli anni precedenti. E soprattutto prima del derby d'Italia nessun arbitraggio era stato palesemente condotto a senso unico e in malafede. 

La morale della storia viene bene spiegata dall'ad nerazzurro Antonello: "Nel mondo del calcio tante cose stanno cambiando. Purtroppo, però, sembra che alcune rimangano sempre le stesse". 
Parole tanto semplici quanto chiare che, senza citare direttamente qualcuno, fa capire a chi ha le orecchie per intendere come ci sia ancora una certa sudditanza favorevole verso la Juventus nonostante Calciopoli e nonostante l'introduzione del Var. Sarri ha riassunto chiamandolo "Potere", "La Juve ha potere". 

Quello che vorrei far notare ora è che le polemiche non siano state condotte e alimentate dalla società nerazzurra, che ha sì commentato le vicende ma in maniera molto pacata e signorile, ma da giornali e tifosi da bar.
Una differenza di stile tra la dirigenza nerazzurra e quella bianconera. 
Ricordo ancora le imbarazzanti quanto incoerenti interviste ricche di vittimismo da parte della Juventus dopo l'eliminazione dalla Champions per via di un rigore che c'era! Tanto casino per una decisione arbitrale giusta e non in malafede. 

L'Inter, al contrario, nonostante l'ingiustizia subita non ha gridato al complotto, non ha accusato Collina. La juve invece sì.
L'Inter ha voltato pagina e si è allenata subito per migliorare, la Juve invece aveva continuato ancora per settimane a piangere.L'Inter ha seguito esattamente il consiglio di Buffon il quale in una delle sue molteplici interviste disse:"Tollero la polemica su cose veritiere, su cose inesistenti no: in quel caso devi stare zitto e dire che devi migliorare". 

Buffon invece non ha fatto quanto detto, ha fatto solo polemica per "cose inesistenti".
Sono sicuro che fra vent'anni, magari, Orsato verrà a raccontarci che "Doppio giallo a Pjanic? No, anzi: era fallo di Rafinha"
Ecco la differenza di stile. Una società che incassa il colpo e "sta zitta e lavora per migliorare" e una società che "per cose inesistenti" fa polemiche.

Sempre più orgoglioso di essere interista e non Juventino!