Il Derby d’Italia non è mai una partita normale ma se vale una finale di Coppa allora lo scontro tra nerazzurri e bianconeri assume valori ancora più alti. Dopo il pareggio di Torino,con tanto di rissa finale che costerà cara ad Handanovic e Cuadrado che salteranno la sfida di ritorno,sarà la sfida di San Siro a sancire la finalista di Coppa Italia che il 24 maggio affronterà allo stadio Olimpico con molta probabilità la Fiorentina (vincente due a zero a Cremona nella partita d’andata). Una sfida mai banale,quindi,che offrirà alla vincente l’opportunità di giocarsi un titolo in un anno che ha visto entrambe le compagini non lottare per lo Scudetto un po' (tanto) per merito del Napoli ma anche un po' per propri demeriti (al di là della questione penalizzazione che ha colpito la squadra di Allegri). Un titolo,la Coppa Italia,che oltre ad impreziosire la bacheca potrebbe risultare salvifico per i due allenatori: entrambi già sotto contratto per la prossima stagione ma finiti nell’occhio della critica di tifosi e stampa che spesso ne hanno segnalato gli errori e chiesto la testa per via dei risultati non all’altezza della storia dei due club. In casa Inter ogni discorso sul futuro sarà rimandato a fine stagione dove la qualificazione alla prossima Champions sarà con ogni probabilità l’ago della bilancia per decidere se continuare o meno il percorso iniziato nella passata stagione. in caso di qualificazione tutto fa pensare ad una conferma (che sarebbe meritata se si considera il percorso europeo fatto dai nerazzurri) anche se potrebbe profilarsi anche una mossa a sorpresa dello stesso Inzaghi che se dovesse sentire meno la fiducia da parte della società potrebbe prendere la clamorosa decisione di dimettersi da tecnico dell’Inter. In ogni caso nella lista di Marotta al momento ci sono i profili di De Zerbi (difficile però che lasci il Brighton dopo pochi mesi), Italiano (che potrebbe lasciare la Fiorentina) e Thiago Motta (ancora inesperto ma che avrebbe dalla sua la conoscenza dell’ambiente),mentre guardando all’estero attenzione al profilo di Simeone (che però comporterebbe una spesa al momento fuori budget). Difficile,invece,il ritorno di Conte soprattutto se si considera il modo in cui ha lasciato la guida dell’Inter.

Anche in casa Juve si guarda al futuro anche se la giustizia sportiva rischia di scombinare le carte. La posizione di Allegri è al momento tranquilla visto il contratto (con tanto di spesa dispendiosa),la valorizzazione dei giovani prodotti del settore giovanile e la crescita della squadra durante la stagione (soprattutto se si valuta il percorso in Europa League). Se però la nuova dirigenza dovesse optare per la creazione di un nuovo corso allora la posizione del tecnico toscano potrebbe essere rivista soprattutto alla luce del percorso in campionato e nell’ultima Champions. Attenzione quindi ai profili di Conte (che potrebbe tornare per riportare la Juve in testa alla classifica),di Tudor (che dopo Verona sta ottenendo buoni risultati anche a Marsiglia) e a quello di Zidane che secondo alcuni organi di stampa starebbe guardando più verso Torino che verso Parigi.

A San Siro andrà dunque in scena una partita che potrebbe riscrivere in un senso o nell’altro il futuro delle due squadre,ma come affronteranno la difficile sfida le due compagini? In casa Inter,Inzaghi va verso la riproposizione del classico 3-5-2 versione Benfica con qualche dubbio in alcune zone del campo: davanti ad Onana (titolare al posto dello squalificato Handanovic) dovrebbero agire Darmian,Acerbi e Bastoni mentre in mezzo al campo tutto dipenderà dalla scelta del tecnico su Calhanoglu. L’unico sicuro di partire titolare è Barella mentre Brozovic,Mkhitaryan e il già citato Calhanoglu si giocano le restanti due maglie con il turco in leggero vantaggio sul croato. Sugli esterni dovrebbero invece agire Dumfries e Dimarco con la coppia Dzeko-Lautaro in attacco. Dovrebbe partire quindi dalla panchina Lukaku graziato da Gravina in persona dopo l’espulsione causata dalla ormai famosa esultanza dell’attaccante belga.

In casa Juve a fare la differenza dovrebbe essere la scelta tattica di mister Allegri che dovrà scegliere tra il 3-5-2 (modulo più utilizzato quest’anno) ed il 4-3-3 indicato dallo stesso tecnico come il modulo più giusto per esaltare le qualità della squadra ma fin qui poco utilizzato per via delle tante assenze. Sulla carta Allegri dovrebbe partire con il più collaudato 3-5-2 con Perin tra i pali con Gatti,Bremer e Danilo a formare il trio di difesa anche se nelle ultime ore avanza la forte candidatura di Bonucci per una maglia da titolare (è in ballottaggio con Gatti). In mezzo al campo spazio a Fagioli,Locatelli e Rabiot con De Sciglio (al posto di Cuadrado) e Kostic sugli esterni. Davanti,oltre al sicuro Di Maria è corsa a due tra Milik e Chiesa con il secondo in leggero vantaggio e che darebbe alla Juve più imprevedibilità. Se invece si dovesse puntare sul 4-3-3 allora potrebbe essere rivista la posizione di Kostic che darebbe spazio a Chiesa con Danilo e De Sciglio terzini e la coppia Bonucci-Bremer al centro della difesa.

A livello tattico la sfida non dovrebbe discostarsi troppo dalle ultime partite tra le due squadre con l’Inter padrona del gioco e del possesso con la Juventus pronta a riconquistare la palla e cercare il contropiede mossa questa che ha spesso messo in difficoltà la squadra di Inzaghi. A livello dei singoli attenzione alle prove di Lautaro che quando torna al gol è poi difficile da fermare e Rabiot che quando affronta l’Inter diventa spesso l’uomo in più.

Si prospetta,quindi,una partita dura e con molte possibilità di essere anche lunga con lo spettro dei supplementari che potrebbe facilmente diventare realtà per una sfida che può valere tanto anche in ottica futura.