Giusto entusiasmo per i tifosi interisti. Ma non intendo certo rovinare la festa con alcune ombre in vista di Istanbul. Cambia poco Inzaghi sulla sua formazione in partenza. D'Ambrosio e Lukaku sono le sole varianti, rispetto alla sua formazione tipo.
Gasperini entra con un quadrilatero in centrocampo con Ederson e De Roon in funzione più difensiva e di costruzione e Kopmejners e Pasalic più a sostegno dell'unica punta Hojlund.
La Dea viene subito colpita per una incredibile presunzione tattica e leggerezza da parte di Gasperini che non chiude al centro, ben sapendo che Inzaghi ha da tempo inserito una variante di imbucata centrale dettata dall'ottimo piede e altrettanta ottima visione di gioco di Bastoni in crescita esponenziale. Viene quindi subita perforata al centro senza alcuna difesa sullo scambio classico della LuLa che libera in solitudine il belga alla facile conclusione. Poco dopo ancora il belga di forza tiene su Djimsiti e tra spazi consistenti appoggia a Lautaro. Lancio immediato a sinistra su Di Marco libero come un uccello e la doppia conclusione dello stesso, con la difesa a guardare trova Barella che con grande classe e coordinazione spara a rete.

Due a zero e la frittata è fatta. Questo inizio disastroso per curiosa e malissima impostazione di Gasperini, tecnico di grande esperienza, rovina infatti una buona prova complessiva della Dea, che dice addio alle residue speranze di un Europa superiore.. Potrebbe subito prendere anche il terzo gol, in totale bambola difensiva, se un fuorigiogo, poi non di tanto, non impedisse il gol di Calha che ha lasciato il gemello brutto al Milan e qui, sotto la guida di Inzaghi, sta trovando una continuità e qualità di rendimento mai dimostrata, se non a sprazzi, nella sua permanenza milanista. Lukaku sull'onda del suo inizio travolgente straripa su un Scalvini pressochè impossibilitato a tenerne la superiorità fisica. E francamente mi chiedo se questo ragazzo dalle indubbie prospettive sia davvero un difensore e non piuttosto un centrocampista.

E qui la prima ombra già ampiamente dimostrata con la Viola. L'Inter cala il ritmo e permette la riorganizzazione del gioco e del giropalla atalantino con troppi appoggi sul portiere. La Dea può quindi affacciarsi con più costanza nell'area interista prima con Hojlund con tiro respinto e poi in altra occasione troppo facilmente concessa. Non stupisce che la Dea accorci in mischia su corner con Pasalic e che chiuda in forcing tranne qualche ripartenza interista. E' ancora avanti la Dea nella ripresa e l'Inter risponde subendo troppo. C'è meno facilità per Lukaku di tenere e e giocare di sponda. Gasperini sposta molto in avanti la squadra nella inevitabile ricerca del pareggio Lookman e Muriel sostituiscono Pasalic e Emerson, francamente giocatore di levatura ben più modesta di altri nella Dea degli anni trascorsi, Inzaghi risponde con Gosens per Di Marco.
Il gioco si fa più equilibrato ma è sempre l'Inter, seconda ombra, che tende a lasciare il pallino in mano agli atalantini, riservandosi partenze dove possibile. Su una di questa ancora Lukaku è protagonista. Su di lui si avventano colpevolmente in tre lasciando il solito buco centrale e ancora una volta la Dea concede un uomo solo davanti alla porta per la facile conclusione di Lautaro, su tocco raffinato di Brozo. Un vero disastro la partita difensiva della Atalanta, sfruttata al meglio da una inter che quando decide di prendere in mano il pallino del gioco dimostra un divario tecnico piuttosto evidente.

I vari cambi non cambiano molto e, terza ombra, un nuovo rilassamento permette e Muriel una prodezza balistica delle sue che crea qualche apprensione per una Dea che addirittura sfiora il pareggio. E già prima in una palla che era passata, piuttosto colpevolmente, sulla testa di troppi atalantini ci era andata vicino. Malissimo la Dea in fase difensiva, soprattutto in Scalvini. Inconsistente Ederson e molto al di sotto dei suoi standard De Roon. Gasp aggiusta la difesa troppo tardi. Non ha più i giocatori di qualità che permettevano un gioco di pressing alto e di alta qualità, e pensare di riproporlo è, per me atto di presunzione che si paga e tanto. Nell'Inter sontuoso Bastoni. Calha impressionante rispetto a quello che conoscevamo noi milanisti. Lukaku strabordante e decisivo ma colpevolmente male marcato, soprattutto sul terzo gol. Inzaghi ha ora una scelta difficile per la punta da impiegare contro il City.
Lautaro è ormai definitivamente da considerare un fuoriclasse di livello internazionale. La sua squadra va però troppo a ondate e questo contro il City non può permetterselo, ma comunque la finale non è affatto scontata. Ovvio anche considerare un subentro di stanchezza mentale e fisica dopo il successo in coppa Italia. La sua annata è ampiamente positiva con la riconquista di un posto sicuro in Champions.

Gasp sta forse chiudendo un ciclo glorioso e impressionante con una proprietà che gli ha sempre venduto nel tempo i pezzi migliori, sicuramente equilibrando i conti ma impedendogli, in buona sostanza, di raggiungere livelli superiori.
Comunque onore a questa grande squadra che ci ha regalato anni di ottimo e scintillante calcio. Ci si dovrà decidere se essere la prima delle provinciali oppure entrare in un circolo di più alto livello.