Il campionato ha dato il suo verdetto: Inter in Champions League nella prossima stagione e Milan in Europa League.
In queste ore ho letto troppi commenti di milanisti che "rosicano": c'è chi attacca De Vrij, chi giudica l'operato dell'arbitro Rocchi, chi sostiene che meritasse la Lazio il quarto posto. Al di là dei giudizi di valore che lasciano sempre il tempo che trovano, la domanda che mi sorge spontanea è: ma perché noi milanisti dobbiamo rosicare?

Personalmente ritengo che noi milanisti, invece di guardare il giardino del vicino (o meglio, del cugino) che è più verde, dovremmo concentrarci sul nostro Milan. Pensiamo al nostro nuovo percorso cominciato quest'anno: nonostante le ingenti spese per il calciomercato purtroppo le cose non sono andate bene. Alcuni acquisti si sono rivelati azzeccati, altri poco funzionali al nuovo progetto Milan: ci sta, azzeccare 11 acquisti su 11 era pressoché impossibile.

Al contrario di quanto affermano certi "pennaioli" da 4 soldi sempre pronti a criticare la nuova dirigenza, abbiamo trovato in Fassone e Mirabelli due dirigenti che stanno cercando di dare serietà, competenza e programmazione a una Società che negli ultimi anni aveva totalmente perso queste 3 componenti fondamentali. Nonostante il duo Fassone-Mirabelli abbia ancora molto da imparare sotto il profilo gestionale, tecnico e comunicativo, sono fiducioso per il futuro perché credo che quest'anno siano state gettate le basi per un progetto tecnico e societario in divenire.

Per questo motivo, nonostante capisca perfettamente il dispiacere di molti milanisti per il raggiungimento dell'obiettivo Champions da parte dell'Inter, penso che non è il caso di disperarci ed essere invidiosi. Ci arriveremo anche noi, speriamo al più presto, possibilmente già l'anno prossimo. Un buon punto di partenza è che Squadra e Società facciano tesoro degli errori commessi in questa stagione e siano in grado di ripartire sullo stesso livello con cui abbiamo affrontato il Girone di Ritorno di questo campionato appena concluso.