In casa Inter proseguono i lavori in vista della prossima stagione e così mentre giocatori e staff si godono alcuni giorni di vacanza, Marotta e Ausilio sono invece alle prese con il mercato dove oltre a consegnare a Conte i giusti rinforzi, dovranno dare un'occhiata anche al mercato in uscita tra giocatori fuori dal progetto e altri sacrificabili per far spazio alle nuove pedine richieste dal tecnico.

Dopo essere stata la migliore del campionato ed uno dei punti di forza della tattica di Conte, la difesa non dovrebbe subire troppi scossoni col l'intero reparto che dovrebbe essere confermato in blocco. Rientrata la grana Godin (con il giocatore convinto nel rimanere in nerazzurro dopo le ottime prestazioni fornite nel finale di stagione), l'unico giocatore che potrebbe lasciare l'Inter è Skriniar: titolare inamovibile dell'Inter di Spalletti, Skrniar, è ben presto diventato l'idolo dei tifosi oltre ad essere uno dei centrali più forti della Serie A (nelle ultime stagioni si è giocato lo scettro di miglior difensore con Koulibaly). L'arrivo di Conte e il conseguente utilizzo della difesa a tre, ha minato le certezze dello slovacco che prima si è trovato a giocare da centrale di sinistra (dove ha palesato più di una difficoltà in fase d'impostazione anche perchè destro e  non mancino) per fare spazio a Godin sul versante destro, poi, sfruttando le difficoltà dello stesso uruguaiano, ha provato da centrale di destra (complice anche l'ascesa di Bastoni a sinistra) crescendo nei risultati ma senza convincere del tutto tanto che Conte, nel finale di stagione, gli ha sistematicamente preferito Godin. La cessione del difensore potrebbe servire per rimpinguare le casse nerazzurre per poi cercare di affondare per un centrocampista di qualità. Attenzione poi ad eventuali scambi con Skriniar entrato nel mirino del Tottenham (scambio con Ndombele) e nelle ultime ore del Psg alla ricerca del sostituto di Thiago Silva (potrebbe rientrare Paredes nella trattativa).

In mezzo al campo potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione con i soli Sensi e Barella sicuri di restare a Milano. Sulla lista dei partenti da tempo figurano i nomi di Vecino e Gagliardini anche se al momento la loro cessione non appare così semplice. Per il centrocampista uruguaiano al memento non ci sarebbero soluzioni, anche perchè nonostante il gradimento di allenatori come Ancelotti e Gattuso, squadre come Everton e Napoli non si sono mai mosse per il giocatore. In più a complicare la cessione ci pensano alcuni fattori come la valutazione (ben 20 milioni di euro), la condizione fisica (operato sul finire della stagione, per lui si prospetta ancora un pò di tempo ai box) e la richiesta dello stesso Vecino di continuare a giocare in un club impegnato in Europa (magari quella dei grandi). Per questi motivi il Cagliari, unico club interessato al giocatore, sembrerebbe fuori dai giochi. Anche per Gagliardini latitano le offerte nonostante club come Torino e Fiorentina che da tempo sono sulle tracce del giocatore. I granata avrebbero inserito il giocatore nella possibile trattativa per Izzo (al momento non più percorribile per l'Inter) ma l'arrivo di Giampaolo potrebbe bloccare sul nascere il possibile riavvio della trattativa perchè il giocatore non dovrebbero rientrare nei suoi piani tattici. Stesso discorso con la Fiorentina visto che Gagliardini era stato inserito all'interno di un'ipotetica trattativa per Chiesa. Trattativa, al momento, mai nata.

Anche la posizione di uno dei senatori nerazzurri è ormai a rischio. Brozovic, infatti, è stato inserito nella lista dei partenti anche perchè in caso di arrivo di Tonali e di uno tra Kante, Ndombele e Paredes, il suo ruolo di titolare sarebbe più che a rischio. A differenza dei suoi compagni, al croato non mancano certo le pretendenti con Siviglia e Real Madrid in prima linea per poterlo acquistare. Attenzione poi al Bayern Monaco, al Psg e ad alcuni club di Premier tutti alla ricerca di soluzioni per il centrocampo. Oltre a monetizzare, l'Inter potrebbe anche qui ricavare qualche scambio interessante vedi Tolisso con il Bayern o il già citato Paredes con il Psg. Resta poi da capire la situazione legata ad Eriksen con il giocatore voluto fortemente dalla società ma mai entrato nelle gerarchie di Conte. Il tecnico, infatti, voleva a tutti i costi una mezzala fisica, ma il mercato di riparazione gli ha portato in dote un fantasista abile nel giocare dietro alle punte. Cosa fare quindi con Eriksen? Tatticamente parlando il danese è distante anni luce dalla visione di Conte che vuole giocatori bravi nel pressing e pronti a svariare per tutto il campo (vedi Barella),mentre Eriksen è un giocatore anarchico che ama si svariare per tutto il campo ma solo per trovare la giusta posizione non certo per pressare il giro palla avversario. Tenerlo e non farlo giocare (se non per pochi minuti) sarebbe una mossa svilente per il giocatore e poco intelligente per il tecnico visto che stiamo sempre parlano di uno dei più forti centrocampisti in circolazione, venderlo vorrebbe dire mettere in discussione il lavoro di Marotta e Ausilio già abbastanza provati dai recenti sfoghi del tecnico. Ecco quindi che la giusta soluzione potrebbe avvenire grazie ad una mediazione tra i dettami del tecnico e le qualità di Eriksen: mezzala nel 3-5-2 con sacrificio in fase difensiva ma con la possibilità di offendere grazie alle coperture preventive sia del regista che dell'esterno (cosa questa già vista contro il Bayer Leverkusen dove Eriksen da mezzala è riuscito a contribuire anche in fase difensiva recuperando palloni preziosi). 

Sugli esterni la situazione dovrebbe essere abbastanza certa: sulla corsia di destra dopo aver acquistato Hakimi, non dovrebbe essere riscattato Moses anche se bisogna tenere d'occhio la situazione legata a Candreva. In caso di offerta congrua (sul giocatore potrebbe esserci il Napoli) l'Inter potrebbe cedere l'esterno italiano e riportare Moses (magari di nuovo in prestito) in nerazzurro viste anche le buone prestazioni messe a segno in questi sei mesi. Sulla corsia mancina è ormai terminata l'avventura di Asamoah fuori dal progetto tecnico viste anche le sue precarie condizioni fisiche. Sul giocatore c'era il Marsiglia che però dovrebbe essersi tirato indietro per via della richiesta troppo alta di stipendio da parte del ghanese. Anche l'esperienza bis di Biraghi all'Inter dovrebbe essersi conclusa visto il mancato esito positivo dell'incontro per il prolungamento del prestito con la Fiorentina. Di conseguenza, Dalbert farà ritorno all'Inter anche se per poco (si cerca un club disposto all'acquisto a titolo definitivo).

In attacco non ci dovrebbero essere cessioni (al di là dell'eventuale prestito di Esposito) con il caso Lautaro che sembrerebbe essere rientrato. Nel mirino del Barcellona, l'attaccante argentino sembrava convinto di lasciare l'Inter per approdare in Spagna, ma l'intransigenza dei dirigenti nerazzurri sulla clausola rescissoria ha bloccato sul nascere il tentativo d'acquisto dei blaugrana. La clamorosa sconfitta in Champions e l'aria di rivoluzione potrebbero portare il Barcellona ad un nuovo affondo soprattutto se dovessero mettere d parte un tesoretto dalle tante cessioni che effettueranno nei prossimi giorni. La partenza di Messi, però, farebbe decadere uno dei motivi per i quali Lautaro sarebbe andato al Barcellona, per questo al momento sono più le possibilità di una permanenza rispetto a quelle di una cessione anche se si sa con il mercato tutto può cambiare in pochi istanti.

Grande attenzione, poi, con i cavalli di ritorno. Perisic, infatti, non dovrebbe essere riscattato dal Bayern che al momento avrebbe offerto solo 10 milioni a fronte dei 20 richiesti dall'Inter. Nonostante la buona stagione, culminata con la Champions.il Bayern avrebbe scelto per il mancato riscatto per motivi di capienza della rosa:oltre a Coman (suo il gol vittoria in Champions contro il Psg) il Bayern ha già acquistato Sanè dal City e per questo non ci sarebbe più spazio per Perisic. Secondo le ultime notizie,Conte potrebbe decidere di trattenere il giocatore che andrebbe ad ampliare il reparto offensivo. Difficile però che l'esterno offensivo possa accettare una stagione da gregario, più facile vederlo di nuovo sul mercato magari in Premier campionato nel quale vorrebbe giocare da tempo. Situazione simile per Nainggolan che non dovrebbe essere riscattato dal Cagliari. In questo caso, però, la questione è puramente economica con i sardi impossibilitati non solo a corrispondere la cifra d'acquisto ma anche lo stipendio del belga. L'arrivo di Di Francesco in panchina e il ruolo di leader del centrocampista, sommati ai buoni rapporti tra le società potrebbero però cambiare gli scenari magari allungando il prestito per un'ulteriore stagione. Anche Joao Mario farà ritorno anche se per lui si prospetta già l'addio con il Benfica interessato al giocatore, mentre Lazaro è già stato ceduto in Germania e Borja Valero va verso la scadenza naturale del contratto che a questo punto non dovrebbe essere più rinnovato.