Non è solo la fame ad aguzzare l'ingegno, ma anche i budget delle squadre di calcio italiane, che in tempo di coronavirus si devono potenziare per poter competere a livello internazionale, cercando di investire al meglio quello che passa il convento. Accaparrarsi i migliori parametri zero ed investire solo sui giovani talenti. Ecco il Vangelo di Inter e Juventus, ma non solo.

L'Inter ha investiro molto su Hakimi uno dei giovani laterali più forti al mondo, e poi ha portato a casa a parametro zero Kolarov, Vidal e Sanchez. La Juventus ha risposto alla storica rivale strappandolgi Kulusevski, per poi fiondarsi su Suarez, parametro zero da sogno. Il colpaccio non è risucito ma le intenzioni c'erano tutte. E per quanto riguarda i giovani ecco Chiesa, giovane attaccante italiano che spera di ripetere con lo stesso successo di Baggio il tragitto Firenze-Torino. Al suo fianco un altro giovane come Morata, cavallo di ritorno, con l'intenzione di diventare uno dei migliori attaccanti d'Europa. Le due big si sono potenziate. La Juve  ha ringiovanito la rosa e ridotto il monte ingaggi, mentre l'Inter la rosa ha dovuto ampliarla, e per quanto riguarda gli ingaggi si è liberata (tra gli altri) di quelli di Godin, Joao Mario, Dalbert e Candreva.
E le altre? Il Milan si è dato una bella ripulita e accanto al fenomeno Ibrahimovic ha piazzato i talentuosi Tonali e Hauge. Il Napoli ha investito su un attaccante forte come  Hosimen ed ha riportato in Italia Bakayoko.
Qualche punto interrogativo sulla Lazio mentre la nuova proprietà della Roma ha dimostrato di avere le idee chiare, portandosi a casa giovani di sicuro valore come Kumbulla e Borja Mayoral, e piazzando al centro della difesa Smalling, usato sicuro.
Sarà un campionato meno ricco, ma certamente più spettacolare e combattuto. Anche senza Messi e Suarez.