Non è ancora ufficiale ma secondo molti, almeno per le prossime due stagioni, Godin vestirà la maglia dell’Inter. Non ci sono ancora le cifre dell’accordo o la vera durata del contratto, ma qualsiasi siano le cifre si tratta di un vero e proprio affare.

In un momento calcistico in cui i veri difensori centrali scarseggiano l’Inter si ritrova ad averne tre di altissimo livello: Skriniar, De Virj e Godin. Giocatori che farebbero invidia a qualsiasi top club e che potrebbero giocare anche tutti e tre insieme in un 352 (3421) che tanto sta giovando a formazioni come Atalanta e Torino.

Moduli che hanno fatto le fortune di un tecnico attualmente libero ma che ovunque sia andato ha vinto quasi sempre o tantomeno ha impressionato: Antonio Conte. Moduli che analizzeremo successivamente appena si inizierà a parlare di centrocampo e attacco.

L’ex ct della Nazionale che all’europeo si arrese a Zaza e Pellè sarebbe il nome perfetto per sostituire Luciano Spalletti che non è entrato nei cuori dei tifosi neroazzurri e che in certe partite si è reso protagonista con scelte di formazioni discutibili.

In caso di arrivo di Conte l’Inter si ritroverebbe a virare sul 352 (3421) che visto il potenziale difensivo e offensivo della rosa potrebbe anche giovare alla squadra.

Prendendo in considerazione il primo Chelsea di Conte, quello con Diego Costa e con Fabregas, che fece di gran lunga meglio del secondo Chelsea che concluse quinto ma che vinse l’ FA cup. Quel Chelsea giocava con Courtois con Begovic ed Eduardo come secondo e terzo portiere. Nel caso dell’Inter la certezza tra i pali si chiama Samir Handanovic mentre i suoi “vice” sono l’ex Torino Padelli e l’amatissimo Tommaso Berni. Il potenziale trio difensivo dell’Inter è tutt’altra cosa rispetto ai tre David Luiz-Cahill-Azspillicueta, offre sicuramente più garanzie difensive e reggerebbe di più gli urti avversari che questi moduli inevitabilmente comportano. Il vero problema nasce parlando di sostituti, Miranda e Ranocchia difficilmente resteranno in rosa la prossima stagione: il primo vuole giocare di più e valuta altre ipotesi, mentre il secondo è in scadenza nel 2019 e non rinnoverà il contratto. Le due alternative più convincenti sembrano essere Andersen della Sampdoria, che arriverebbe con un prestito oneroso da 10 milioni e un diritto di riscatto da 20 (fonte TMW), e la promozione di Bastoni che al Parma si sta destreggiando bene. Oppure acquistando l’argentino Romero dal Genoa con la stessa formula di Andersen ma a cifre più contenute.

Parlando di centrocampo inizia la vera distinzione tra 352 e 3421. Il primo modulo lanciò la Juventus nella conquista di tre scudetti di fila e soprattutto consacrò Asamoah nel ruolo di esterno nei 5 di centrocampo. Il secondo modulo nacque per venire incontro alle caratteristiche di Hazard. Tra i due moduli il secondo gioverebbe di più all’Inter che si ritrova calciatori con caratteristiche affini.

Nel 3421 Asamoah ricoprirebbe il ruolo di Marcos Alonso, per le sue caratteristiche si sposerebbe bene in quella posizione con un ruolo più difensivo che di spinta ma con un ottimo passato da centrocampista che gli permetterebbe di occupare bene il campo durante le due fasi. Sull’altra fascia Politano verrebbe adattato in un ruolo alla Victor Moses, avrebbe un ruolo molto più di spinta supportato dalla minor propensione offensivista di Asamoah. (un po’ come il primo anno di Allegri che alternava le “coppie” Asamoah- Cuadrado e Alex Sandro-Litchsteiner, ad un giocatore di spinta associava uno più difensivo). Con D’Ambrosio e Versaljko come sostituti e Dalbert che potrebbe partire per finanziare il mercato.

I quattro centrocampisti di Conte erano solitamente: Marcos Alonso, Kantè, Fabregas, Moses. Dei due esterni ne abbiamo già parlato, mentre sui centrocampisti vanno fatte considerazioni che vanno prese con le pinze.

Per semplificare le spiegazioni faccio uso di paragoni tra calciatori, ma è normale che nel mondo del calcio è impossibile farse in quanto ogni calciatore è diverso.

I due centrocampisti centrali perfetti per l’Inter sarebbero Barella (giocatore su cui l’Inter sembra essere in vantaggio) nel ruolo di recupera palloni e playmaker aggiuntivo e Brozovic nella posizione di Fabregas più lontano dalla porta ma con più compiti in cabina di regia. Con Vecino, Gagliardini e B. Valero come sostituti.

Per caratteristiche, anche se lontanamente, Perisic ricorda Hazard e ricoprirebbe la posizione di destra dei due alle spalle della punta. Al suo fianco Naingollan o Jao Mario con un ruolo alla “Pedro”. Keità avrebbe un ruolo alla Willian, subentrerebbe per spaccare in due le partite e per riscattarlo potrebbe essere sacrificato Karamoah. Oppure si potrebbe promuovere il francese e rinunciare al riscatto dell’ex Lazio. Candreva potrebbe partire per rifocillare le casse neroazzurre, anche se un jolly che possa ricoprire più ruoli non guasta mai.

In attacco la punta di diamante è Icardi con Lautaro Martinez come suo vice.

Considerando proprio l’ex Racing, l’Inter potrebbe tranquillamente giocare con un 352 spostando Naingollan sulla linea dei centrocampisti e rinunciando a Perisic, si affiancherebbe Lautaro Martinez ad Icardi, un po’ come Conte fece con Tevez e Llorente.