Già posso immaginare i commenti negativi e i "dislike" che potrebbero piovere.
Però, onestamente, poco me ne importa. La mia vuole essere soltanto una lucida (forse, un po' di parte) analisi su quella che è stata la partita infuocata di ieri all'Olimpico tra Lazio e Inter e sulla stagione nerazzurra.
Vi dico la verità, sono rimasto stupefatto dai video che sono diventati virali sui festeggiamenti della squadra milanese. Nulla da ridire. E' giusto che ognuno festeggi a proprio modo e come meglio creda. Ma penso che sia altresì doveroso ricordare ai tifosi, a Spalletti, ai giocatori, alla società un po' di "cosette". 

Alla sedicesima giornata del campionato, l'Inter si trovava saldamente al comando della classifica a quota 40 punti. Seguivano il Napoli (39), la Juventus (38) e la Roma (35). Quel turno giocatosi nel secondo fine settimana di dicembre aveva regalato il derby d'Italia. Il risultato di quel match importantissimo (da molti visto, considerato come il match-scudetto, dimenticando di fatto che il mese fosse dicembre e non aprile) fu di uno scialbo 0 a 0. A giocare meglio fu senza dubbio la Juventus che creò diverse palle-gol tra primo e secondo tempo, con Mandzukic molto pericoloso dalle parti di Handanovic.
Tuttavia, i commenti nel dopo gara erano tutti favorevoli per i nerazzurri capaci di imbrigliare Allegri e i suoi, strappando così un punto prezioso in uno stadio difficile come quello dei campioni d'Italia. Ciononostante quello che è accaduto dopo, probabilmente, è stato scordato da molti se adesso viene celebrata la conquista per il miserevole ultimo posto per la zona Champions League. Figuraccia contro il Pordenone, sconfitta interna contro l'Udinese, caduta a Sassuolo, sbattuti fuori dalla Coppa Italia dai cugini, cinque deludenti pareggi consecutivi. E fu così che l'Inter dovette abbandonare il sogno scudetto cullato per ben quattro mesi. 

"Ma si, dai, proviamo a essere almeno l'anti-Juve!" si erano detti.
Altra ecatombe! Due schiaffi dal Genoa e anche il secondo posto diventa un miraggio. Quindi, il terzo? Macché! Troppo balbettanti i risultati di una squadra che altro non è che lo specchio della qualità del gioco rimasta sempre (in)espressa. Aspetto evidenziato già nelle primissime gare di campionato, ma la posizione di classifica aveva oscurato il resto. Ossia il fatto palese che fino a dicembre a quella squadra stava solo girando tutto per il verso giusto. Stranamente.
Un girone dopo riecco la regina di tutte le partite: da una parte una Juve che ha come obiettivo lo scudetto, dall'altra l'Inter che di obiettivi ne ha addirittura due! Entrare in Champions e far perdere il campionato agli acerrimi rivali. Il carattere, l'orgoglio, la personalità bianconera emergono soltanto dopo ottantasette minuti di gioco con Cuadrado che segna la rete del momentaneo pareggio. E poi, Higuain che mette dentro il gol-scudetto. Ancora delusione! Fortuna che ci sia Orsato a cui appellarsi nel post-partita, il profilo Fb del fratello eccetera. Tutto finito direte voi? Assolutamente no. Perché, comunque, la storia della sfida di ieri la conosciamo benissimo. 

Plausi all'Inter per esser tornata dopo tanti anni nell'Europa che conta davvero. Ma, ripeto, una stagione iniziata con ben altri obiettivi non può che essere considerata parzialmente fallimentare per aver raggiunto solo all'ultimo respiro il posto valido per la qualificazione in Champions. E poi, credo che giocare con un uomo in più sia stato un enorme vantaggio per loro. De Vrij ha deciso in qualche modo di "vendersi" alla sua prossima squadra.
Faccio fatica a menzionare un errore, un'entrataccia del genere in area di rigore da parte dell'olandese, perché la sua intelligenza e la sua bravura sono fuori discussione. Cosa gli è successo ieri sera?
Perché, Inzaghi, ha deciso di schierarlo in una gara così stressante dal punto di vista psicologico? E perché, De Vrij, quelle lacrime finali se poi hai voluto dare un tuo personalissimo contributo alla vittoria? Perché quella gioia irrefrenabile da parte di milioni e milioni di tifosi dell'Inter se fino a qualche anno fa le ambizioni erano molto più alte?

Cara Inter, perché ti sei abbassata così tanto? Dimmi cosa hai vinto quest'anno e forse troverò una risposta soddisfacente...