È un’estate calda in casa Inter, arricchita da quel misto di novità e speranze che la bella stagione storicamente porta con sé. Si ha quasi la percezione che la temperatura sia destinata a salire ancora, mano a mano che i giorni passano e si avvicina l’inizio del campionato. Il perché di questa febbrile attesa non va poi ricercato tanto lontano, basta riavvolgere il nastro e tornare a un paio di mesi fa quando il gol di Vecino ha restituito la Champions ai nerazzurri dopo sei deludenti stagioni. L’Inter correrà di nuovo su tre fronti, e la voglia di regalarsi una grande stagione c’è, si respira nell’aria. Ecco allora che l’Inter di Spalletti ripartirà da tre ineluttabili certezze: la solidità difensiva di Skriniar, la corsa e la grinta di Perisic ed i gol di Mauro Icardi, ormai certo (o quasi) di vestire la maglia nerazzurra anche la prossima stagione. Dal ritiro filtrano sensazioni positive, ma è fuori discussione che la squadra abbia ancora bisogno di almeno un paio di rinforzi.

Se l’arrivo di De Vrij ha completato uno dei migliori reparti difensivi del nostro campionato, allora i primi dubbi sorgono nel cuore del campo. Se Nainggolan verrà dirottato, come crediamo, sulla trequarti, ecco che le sorti della mediana nerazzurra sarebbero affidate a Brozovic (reduce da un grande mondiale con la sua Croazia) e Vecino, con Gagliardini e Borja Valero (mai troppo convincenti nella passata stagione) come rincalzi: una mediana di discreta affidabilità, ma senza nomi altisonanti o pezzi da novanta, motivo per cui la società si starebbe muovendo per portare a Milano Arturo Vidal, in uscita dal Bayern Monaco. E se il centrocampo non esalta o comunque desta qualche preoccupazione, l'impressione è che anche l’attacco non sia pienamente completo. Lì davanti tutto ruoterà nuovamente attorno a Mauro Icardi e ai suoi gol. Il nodo da sciogliere resta il sistema di gioco: se Spalletti deciderà di giocare con una sola punta, tutto il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Maurito e risulterà fondamentale la capacità degli esterni (Perisic, Candreva, Karamoh e il neo-acquisto Politano) di rifornirlo costantemente, con Lautaro Martinez che in questo caso diventerebbe jolly a partita in corso. Le prime uscite stagionali hanno fornito a Spalletti indicazioni interessanti, una su tutte la possibilità concreta che Martinez e Icardi possano convivere in attacco, con l’ex Racing de Avellaneda che nelle amichevoli ha mostrato la sua capacità di muoversi da seconda punta e saper essere al contempo anche finalizzatore. Ma se i due argentini dovessero giocare insieme, la coperta in attacco non sarebbe troppo corta? L’arrivo di Politano ha compensato l’addio di Eder. Seppur con caratteristiche diverse, il giocatore ex Sassuolo ha imparato a muoversi nella passata stagione, sotto la guida tecnica di Iachini, anche come seconda punta, con risultati eccellenti nel girone di ritorno. L’impressione però è che lì davanti l’Inter abbia necessità di battere ancora un colpo, magari acquistando un vice-Icardi, un giocatore esperto, con caratteristiche simili a quelle del capitano nerazzurro, in grado di farlo rifiatare nei periodi della stagione più densi di impegni, in cui c’è bisogno di sfruttare a fondo la rosa. Tra euforia, dubbi e incertezze l’Inter corre forte verso il campionato, con un occhio al mercato e un sogno nel cassetto, silenziosamente celato nei cuori dei tifosi nerazzurri, ma forse non troppo nascosto: mettere fine alla dittatura bianconera. Impresa difficile, complicatissima, ma l’Inter continua a correre, in attesa di fare sul serio.