Torniamo idealmente indietro di 48 ore, lasciandoci trasportare dal vortice della macchina del tempo. Uniamo mentalmente tre città: Manchester, Torino e Milano, rappresentate da tre club di calcio: United, Juventus ed Inter

Le prime due squadre stanno per dare vita allo scambio "principe" della sessione di calciomercato estiva: l'attaccante belga Romelu Lukaku alla Juventus, l'attaccante argentino Paulo Dybala al Manchester United

Nell'affare dell'estate la grande sconfitta appare l'Inter che, in un colpo solo, si vede imporre uno scacco matto dai rivali juventini, una vera beffa se si pensa che l'allievo Paratici sta soffiando al suo maestro, Beppe Marotta, il desiderio numero uno del tecnico interista Conte (Lukaku), allontanando contemporaneamente un pupillo del direttore generale nerazzurro (Dybala). 

E' in questo momento che nel mondo-Inter piomba un sentimento di rabbia e sconforto allo stesso tempo, di un pessimismo radicale, estremo; quello che Giacomo Leopardi avrebbe definito nei suoi scritti "pessimismo cosmico". Il tifoso interista si sente spossato, fisicamente per il torrido caldo stagionale e soprattutto mentalmente per un mercato che non decolla. Come aggravante c'è l'ottimismo più sfrenato per l'ennesimo grande acquisto degli acerrimi nemici: gli juventini. L'interista già vede davanti ai propri occhi il nemico sghignazzare per il piano diabolico messo in atto. E' una delusione troppo grande, da non dormirci la notte.

Qualcuno però insegna che l'alba rappresenta un nuovo inizio, e le prime luci del mattino di un lunedì estivo qualunque sta rianimando il popolo nerazzurro. La novella mattutina non poteva essere più dolce; lo United ha mollato Paulo Dybala! Le richieste economiche dell'argentino apparivano troppo alte per il club inglese. Inoltre, in Inghilterra il mercato in entrata chiuderà giovedì. Ergo, i tempi per un rilancio eventuale sono risicati.
L'interista, che per sicurezza avrà letto e riletto più volte questa notizia, adesso si sente improvvisamente più sicuro, pervaso da un ottimismo totale. Nella propria mente, infatti, il tifoso nerazzurro ha immaginato un Lukaku molto vicino all'Inter, supportato peraltro dai giornali e dai siti sportivi più svariati. 
Non solo: gli stessi media hanno mandato in estasi i fedelissimi della Beneamata ipotizzando un piano "diabolicus" di Marotta, ovvero rimettere in piedi lo scambio paventato ad inizio estate Dybala-Icardi, premendo su una presunta opera di convincimento dell'a.d. lombardo verso Dybala stesso, il quale diverrebbe assoluto protagonista all'Inter, e non più comprimario di Ronaldo alla Juventus. Un'ipotesi suggestiva quanto pindarica. Dybala ufficilamente continua ad affermare la volontà di restare bianconero. Proprio come Icardi, divenuto la spina nel fianco dell'Inter.

Ma l'interista ormai è in un mondo bucolico, non ammete stop alla trattativa. Già immagina con la maglia nerazzurra Dybala e Lukaku insieme, per tornare ai fasti di un tempo. In effetti, questo doppio colpo saprebbe tanto di Moratti.

Ora l'illusione mista a speranza è forte, ma il mercato insegna che da un giorno all'altro può accadere tutto e il contrario di tutto. Realisticamente parlando, ci si aspetta un rilancio dell'Inter per Lukaku, con la Juve più defilata ora.
Ma i tempi sono stretti.
Lo United deve trovare un sostituto in 3 giorni. Chissà, forse proprio quel Mario Mandzukic sempre più lontano da Torino, e allora sì che a sghignazzare sarebbe il tifoso nerazzurro per l'assist servito dalla Vecchia Signora.


Capitolo Dybala: ammesso che Marotta stia lavorando ai fianchi l'argentino, non risulta per ora un apertura del giocatore all'ipotesi Inter. Inoltre, se l'Inter prendesse davvero Lukaku, i bianconeri sarebbero disposti a vedere realizzato in toto il disegno dei rivali? Difficile pensarlo. 

"Ma", sostiene qualcuno molto più autorevole e qualificato del sottoscritto,"le strade del mercato sono infinite". 

Non ci resta che attendere i risvolti. Nel frattempo i preludi di magnificenza in stile Luigi XIV sono all'ordine del giorno in casa Inter. Nel Seicento il re francese sentiva di poter dominare il gioco delle potenze europee. Traslando il discorso al mondo del calcio, il tifo interista ora sente di poter conquistare almeno l'Italia calcistica.