L'Inter ha messo ali, nel vero senso della parola. Se da una parte la squadra di Luciano Spalletti un anno fa era da quarto posto, adesso può sognare in grande. Il Napoli sembra nettamente superato almeno sulla carta, mentre la Roma ha acquistato calciatori giovani interessanti che nel corso della stagione potrebbero scombussolare i piani, ma la perdita di Nainggolan peserà sicuramente sul groppone degli uomini di Di Francesco. Ed ecco che l'Inter targata Spalletti può competere sin da subito con l'egemonia juventina. Nel tardo pomeriggio della giornata di ieri è stato ufficializzato il colpo Keita Baldè, giocatore stimato e voluto fortemente dal tecnico di Certaldo che ha avuto modo di visionarlo quando il senegalese vestiva la casacca biancoceleste della Lazio. L'arrivo di Keita a Milano porterà inevitabilmente qualità e corsa alla squadra nerazzurra; un po' quello che è mancato a tratti nella scorsa stagione quando in alcune partite (Genoa, Torino, Fiorentina) la squadra sembrava imballata al punto tale da chiudersi nella propria metà campo per provare a ripartire in contropiede.

Ma non è tutto: adesso l'Inter sembra coperta in qualunque parte di campo e i titolari dello scorso anno sono diventati le prime riserve. I vari Borja Valero, Gagliardini e probabilmente D'Ambrosio lasceranno spazio rispettivamente a Brozovic, Vecino e Vrsjaliko; insomma, le lamentele di Spalletti contro la società sembrano essere un lontano ricordo perché il ds Piero Ausilio e soci hanno portato avanti un mercato tecnicamente eccelso, ma soprattutto rispettoso nei confronti della Uefa, che sta ancora con il fiato sul collo alla società nerazzurra. Il compito di Luciano Spalletti sarà sempre quello: tirare fuori il meglio dai suoi interpreti, come ha fatto nel corso della stagione passata, quando l'Inter ha dimostrato di potersela giocare con tutte le big. Non è facile assemblare una squadra in tempi brevi perché i nodi da sciogliere vanno dell'intesa Icardi-Martinez al ruolo di trequartista, ricoperto almeno sulla carta da Radja Nainggolan.

Spalletti ha la giusta esperienza per poter dare una risposta a tutti, dai tifosi alla stampa, che continua a chiedere ripetutamente allo stesso tecnico di Certaldo la seguente domanda: "Secondo lei, l'Inter quest'anno può vincere lo scudetto?". Presto per fare pronostici, ma una squadra come l'Inter non può tirarsi indietro dalla lotta al vertice e i tifosi nerazzurri sono già pronti a spingere dal primo all'ultimo minuto. Sì, perché lo scopo della tifoseria sarà quello, almeno a livello di immaginazione, di trasformare San Siro in un "Anfield Road con gli anelli"; il record di abbonamenti battuto e la media spettatori altissima in ogni gara casalinga fanno capire che l'Inter, come il Liverpool, è tornata alla carica e Luciano Spalletti è già pronto a far vedere chi è l'ultimo dei templari a rimanere in piedi.

E poi, se arrivasse il mago Modric, allora l'Inter potrebbe assumere una forma europea ancora più elevata. Stando alle ultime indiscrezioni di mercato, il croato potrebbe dire addio pubblicamente alla casa blanca al termine della Supercoppa Europea di domani sera. Se così fosse, l'Inter potrebbe già affondare il colpo al termine del match per poter evitare fughe contro il tempo. L'arrivo di Modric sposterà gli equilibri in modo incredibile perché il centrocampista insieme a Brozovic potrebbe seriamente trasformare l'Inter come candidata numero uno per lo scudetto. Di certo c'è che Modric-Inter non è ancora finito e in Corso Vittorio Emanuele aspettano anche fino all'ultimo giorno perché sanno che per tornare a conquistare la gloria sono necessari giocatori del calibro di Luka. Insomma, tra un Keita appena arrivato e un sogno che continua, l'Inter in campionato è pronta all'attacco.