Sono quasi le 20:00 di sabato sera, e l'Inter guadagna tre punti fondamentali, sbriciolando un Genoa caduto nell'abisso più profondo.
La squadra di Conte è riuscita, con questa vittoria, a centrare in pieno l'obiettivo prefissato di arrivare alla sosta natalizia vicina alla Juve, in realtà è andata oltre arrivando a pari punti, che in base alla differenza reti, la mette "ufficialmente" al primo posto.

Molti diranno che la vittoria di ieri era scontata guardando l'attuale valore dei grifoni, ultimi in classifica, ma guardando la squadra messa in campo ieri sera da Conte, non l'avrei data così per scontata.
I nerazzurri sono scesi in campo con una formazione molto rimaneggiata, e molti erano in campo per l'ennesima partita consecutiva, mettiamoci poi un po di pressione, dovuta alla vittoria della Juventus, e quindi devo dire che l'Inter è stata brava a non perdere l'occasione. In parole povere, direi che Spalletti ieri sera con quella squadra non credo avrebbe vinto, ecco! Sul Conte sistema di lavoro, ne abbiamo parlato molto, lui si esalta in queste condizioni. Prende una squadra in difficoltà o senza una vera identità, e con il suo tarantolato modo di fare, con le grinta, con il carisma che riesce a portare al suo esordio, riesce a spremere ogni singolo giocatore, minuto per minuto in ogni partita, facendo rendere oltre ogni aspettativa chiunque. Questo è senza dubbio il suo valore che riesce a inculcare. Poi tecnicamente e tatticamente bisognerebbe aprire un'altro discorso, ma non è oggi il momento.
Conte ci crede, l'Inter ci crede, i tifosi ci credono, e questo è carburante illimitato per proseguire in questo percorso, oltre le emergenze e difficoltà
. Ora che l'obiettivo, di cui prima, è stato raggiunto, l'ottimismo cresce ad Appiano, la sosta permetterà di recuperare gli infortunati, di far riposare gli stakanovisti, recuperare energie psicofisiche e di poter attingere qualcosa dal mercato di gennaio. Tutti questi aspetti, assumono un'importanza vitale per il proseguo della stagione.

D'altra parte, la Juve avrà una Champions a cui pensare, e che se dal punto di vista della rosa è evidentemente ancora abbastanza superiore ai nerazzurri, c'è da non sottovalutare mai il fatto che pure i bianconeri hanno iniziato un nuovo progetto con Sarri, e che la gestione della stagione e delle risorse nei momenti clou, è un incognita, e quindi non è detto che anche quest'anno, la squadra otto volte consecutive campione d'Italia, riesca a tenere ritmi e pressioni di una stagione così logorante.
A Vinovo c'era la sensazione che una cavalcata come quella di quest'anno in campionato, 13 vittorie, 3 pareggi e una sola volta, potesse avere messo tra loro e il resto un margine "sereno", invece la banda di Conte è lì e non molla niente. Bisogna capire se dalle parti di residenza Agnelli, l'idea di poter perdere il campionato, dopo otto anni, a favore non solo dell'Inter, ma dell'Inter di Antonio Conte sia una possibilità accettabile oppure no, e se quindi anche quest'anno niente sarà sacrificato in campionato per rincorrere la coppa dalle grandi orecchie, che andrà come andrà. La ripresa del campionato sarà tosta, l'Inter andrà a Napoli e poi incontrerà la Dea, mentre la Juve avrà la sorpresa Cagliari e poi andrà a chiudere il girone a Roma in casa Fonseca. Se anche al termine del girone di andata le due squadre saranno appaiate, allora si andrà incontro ad una stagione di grande incertezza. Sicuramente piacevole, dopo anni di campionati già conclusi a novembre, la speranza è che questo duello rimanga nei limiti dello sport e dello spettacolo, perché anche mediaticamente le due società e i due allenatori, sanno non farci mancare nulla dal punto di vista della polemica, che francamente eviteremmo tutti tranquillamente, in nome di una bella stagione e combattuta fini alla fine.

L'inter ci crede, la Juve lo ha capito e quindi sarà battaglia, perché per quanto si dica che il campionato italiano non valga nulla, che sia stato declassato, che è di basso livello, tutti lo vogliono vincere e nessuno lo vuole perdere. Chi lo vincerà lo festeggerà alla grande, in casa nerazzurra sarebbe l'apoteosi, essere stati loro ad interrompere la leggenda della Juventus, proprio con Conte, e in casa Juventus si realizzerebbe l'incubo peggiore, perché perdere è poco accettabile, perdere con l'Inter di Conte è tremendo.
In caso di nona vittoria bianconera sarà per gli juventini un sospiro di sollievo, perché poi si può anche abdicare, ma al primo anno di Conte all'Inter non è nemmeno preso in considerazione. Un casa Inter, un'eventuale vittoria della Juventus sarà presa come una normale conseguenza, e che in realtà non ci avevano mai realmente creduto... ma sappiamo che non è cosi.