Si sa, il mercato dell'Inter deve necessariamente passare da mosse oculate e da scelte non avventate. Così come è avvenuto nella scorsa finestra di mercato, anche in quella che si approssima la campagna acquisti dell'Inter dovrà essere improntata alla prudenza, a maggior ragione se non dovesse arrivare la tanto sospirata Champions. E sotto questo punto di vista la ricerca dei giocatori a parametro zero sembra essere il modo migliore per rinforzare la rosa senza appesantire troppo il bilancio.

Ma c'è un problema.
Se esiste il mercato dei parametro zero potrebbe significare che il giocatore non ha voluto rinnovare col proprio club e ha preferito le offerte economiche che gli sono pervenute.
Nel caso dell'Inter, ciò è accaduto con De Vrij, difensore centrale in uscita dalla Lazio di Lotito, con il quale ha rifiutato ogni ipotesi di rinnovo. Il giocatore è forte, molto giovane, con un buon bagaglio di esperienza, e poi era ricercato anche da altri club, in primis la Juventus: segno del buon affare che l'Inter ha certamente messo a segno.

Ma può dirsi lo stesso di Asamoah? Il giocatore è in odore di cessione dalla Juventus già dalla scorsa stagione, quando saltò il suo trasferimento in Turchia per le esigenze di Allegri. Quest'anno il calciatore ha rifiutato il rinnovo col suo club, per evitare di essere condizionato nelle sue future scelte. Infatti alla Juve arriverà Spinazzola e il giocatore ghanese, oggi trentenne, avrebbe di certo avuto più difficoltà a trovare spazio. Il timore che il rinnovo del suo contratto potesse condizionare le offerte degli altri club, ha determinato il trasferimento a parametro zero e l'Inter di certo si accaparra un buon giocatore, spendendo soltanto il costo dell'ingaggio che si aggirerebbe attorno ai 3 milioni di euro. 

Ma siamo sicuri che sia davvero un buon affare? Siamo certi che Asah, come lo chiamano gli attuali compagni, valga 3 milioni di stipendio? L'Inter ha bisogno di un terzino sinistro, ma Asamoah potrebbe non essere la scelta ideale. E' necessario ricordare che le prestazioni del ghanese alla Juventus sono sempre state di ottimo livello.
Ma quale giocatore alla Juventus si esprime al di sotto delle proprie possibilità?
L'esperienza di questi ultimi sette anni ha testimoniato che alla Juventus tutti i giocatori si esprimono ben al di sopra delle aspettative, e il fallimento dei giocatori che dalla Juve sono andati via è la chiara evidenza che lontano da Vinovo si respira un'altra aria. Vidal, Pogba, Bonucci, Morata sono soltanto alcuni degli esempi di come, lontano da Torino, si smarrisca la via con facilità.

La verità è che la maglia bianconera è un forte incentivo a dare oltre il proprio massimo, e Asamoah non fa eccezione. La bontà delle sue prestazioni è certamente da attribuire al suo talento e alla sua determinazione, ma il gruppo Juventus, l'influenza pesante dei senatori (sempre pronti a ricordare a chiunque cosa significhi giocare con la maglia della Juventus), i messaggi niente affatto velati della società che impone la vittoria come modello di vita sono tutti fattori che in casa Juve hanno un peso determinante. Tutti i nuovi arrivati sono costretti a visitare i luoghi simbolo della società, a cominciare dalla Stanza dei Trofei, e ciscuno di loro, a colloquio col Presidente, ascolta, come ricordava Pjanic, quali sono gli obiettivi della società: vincere e solo vincere. Insomma, la verità è che senza il "modello Juve" chiunque potrebbe rendere meno, sentirsi sgravato, involontariamente, da un peso. E in effetti l'esempio dei 4 big sopra citati lascia presagire brutte notizie per l'Inter.

E' evidente che i nerazzurri hanno colto un'opportunità. Iscrivono a bilancio solo un costo d'esercizio in linea con il tetto ingaggi che la società si è imposta.
Ma la validità tecnica di questa scelta è tutta da dimostrare.