Nella politica, a mio parere scorretta, del vincere ad ogni costo, anche a discapito del divertimento, Inter e Atalanta rispecchiano una filosofia bambinesca del calcio.

La partita di ieri, è stata un inno alla leggerezza... Una pernacchia alla noiosa tattica. Velocità e tecnica hanno preso il sopravvento sulla fisicità. 
Sarebbe potuta finire in tutti i modi ed è finita nel modo più giusto: Il pareggio!

I primi minuti hanno visto l'Inter distendersi in scioltezza e con facilità, trovato il gol (Barella, che giocatore!) poteva arrivare anche il secondo.. 
Quasi subito l'Atalanta riprendere il possesso e colpisce con uno straordinario gol da fuori area e continua ad attaccare imperterrita come in questi anni solo Gasp ci ha insegnato ed abituato a guardare. Senza paura, senza pressione e con la voglia di divertirsi.. 
Il secondo gol è sempre merito di un tiro dalla distanza e ribattuto sui piedi attenti del difensore Bergamasco che non si fa pregare per metterla dentro. 

Dimarco fa il bello ed il brutto nel secondo tempo con un tiro/assist rocambolato tra le ali del cigno..
Un rigore sbagliato, un gol annullato e le continue azioni d'attacco sia da una parte che dall'altra terminano con il più classico dei risultati: la x, ma che di classico ha solo questo. 

I tanti gol e la spregiudicatezza delle squadre hanno dato vita ad un calcio divertente e gioioso, attributi che il calcio dei soldoni e delle corse a bilancio, delle tattiche e delle vittorie forzate stava quasi perdendo...