Continua il momento felice dell’Inter e sembra che la marcia dei nerazzurri, iniziata la sera dell’esordio stagionale in Champions contro il Tottenham, vada a braccetto con il magico potere del numero 6. La numerologia rappresenta solo un insieme di coincidenze ma questa cifra sembra legarsi indissolubilmente al periodo positivo della società milanese.

6 sono le vittorie consecutive in Serie A, discreto filotto che nel massimo torneo italiano non è facile da realizzare; la striscia vittoriosa è cominciata proprio quando i meneghini hanno toccato il punto più basso della stagione, cedendo di misura a San Siro contro il non imbattibile Parma di D’Aversa.

6 è il totale dei goal subiti in campionato, su 10 gare. Tale risultato consente alla squadra di Spalletti di essere momentaneamente la miglior difesa. Oltre alla solita sicurezza rappresentata da Handanovic, gli acquisti di Vrsaljko, Asamoah e De Vrij (quest’ultimo il 6 ha scelto di portarlo sulla schiena) sembrano aver assestato il reparto arretrato sia qualitativamente che dal punto di vista numerico. Il prossimo obiettivo del tecnico toscano sarà quello di rivalutare e inserire nelle rotazioni difensive anche Dalbert, inseguito a lungo e profumatamente pagato nell’estate del 2017, il quale per molti tratti è sembrato un corpo estraneo rispetto al progetto tecnico dell’allenatore di Certaldo. Segnali di ripresa del brasiliano si sono già intravisti durante il match interno contro il Cagliari ma, per riconquistare la fiducia di Spalletti e il cuore dei tifosi disillusi, servono comunque nuove prove positive.

6 come le reti siglate nella massima serie italiana da Mauro Icardi, bomber ritrovato dopo un inizio di stagione non facile. L’attaccante con la maglia numero 9 (che basterebbe rovesciare per ritrovarsi nuovamente di fronte ad un 6) si è lasciato definitivamente alle spalle l’infortunio della trasferta di Bologna e le non esaltanti prestazioni di inizio stagione. Il nativo di Rosario, scalando la classifica marcatori, ora si trova sulla terza piazza, dietro il sorprendente Piatek e lo straordinario CR7, in coabitazione con Mertens ed Immobile. Maurito, trascinando i nerazzurri a suon di goal, ha spazzato via le critiche e ha riconquistato la Selección argentina. Il centravanti in passato è stato spesso accusato di partecipare poco alla manovra e di isolarsi nella metà campo avversaria, specialmente nei momenti di difficoltà dell’Inter o quando le difese avversarie si chiudono. Il capitano sta lavorando anche su questo aspetto, poiché chiaramente non eccelle in tale caratteristica, ma un impegno maggiore in fase di costruzione e un atteggiamento più umile nei ripiegamenti già si possono notare più frequentemente nel suo gioco.

Anche i punti in Champions League sono 6, dopo tre incontri, ottenuti grazie alle vittorie contro il Tottenham e il PSV; un ottimo avvio per un club assente dalla massima competizione europea proprio 6 anni. La sconfitta preventivabile contro gli spagnoli del Barcellona, che guidano il girone a punteggio pieno, non ha minimamente scalfito l’entusiasmo dei nerazzurri, soprattutto alla luce del pareggio maturato in terra olandese tra le altre due squadre del gruppo B. Dopo l’insuccesso in terra catalana si temeva un contraccolpo psicologico, ma l’Inter ha dato dimostrazione di solidità andando ad imporsi sul campo della Lazio con un punteggio rotondo ed una prestazione eccelsa. I calciatori interisti, nonostante il distacco dagli olandesi e dagli Spurs sia per ora rassicurante, non possono dormire sugli allori e dovranno cercare di strappare punti ai blaugrana nella partita di ritorno…Che si disputerà, neanche a dirlo, il prossimo 6 di novembre.

Futuro e la programmazione non potevano che essere all’insegna del 6: tanti sono i rinnovi annunciati dall’Internazionale alla vigilia del CdA che ha sancito l’inizio della presidenza del giovane Steven Zhang. I giocatori in questione sono Gagliardini, Candreva, Brozovic, Dalbert, Vecino e Miranda. Tranne il primo, che ha prolungato il contratto per due stagioni, gli altri hanno tutti posticipato di un anno la scadenza precedente. Una mossa, attuata per far fronte alle esigenze del Fair Play Finanziario UEFA, che consente di spalmare su più anni l’impatto, derivante dal prezzo di acquisizione, che questi atleti hanno sul bilancio societario.

Ma come accade nella numerologia cristiana, per esempio, dove il 6 ripetuto tre volte rappresenta il male assoluto, anche i nerazzurri devono fare i conti con l’unica coincidenza negativa, rispetto all’attuale periodo, legata alla cifra 6. I punti di distacco dalla Juventus capolista sono, ironia della sorte, proprio 6. Chissà se il fato slegherà il cammino del Biscione da questo numero; intanto i ragazzi di Spalletti, che non possono subire passivamente la volontà del destino, già sabato alle 15:00, saranno impegnati nella sfida casalinga contro il Genoa e tenteranno di allungare la serie di vittorie a 7 per diminuire momentaneamente il gap che li separa dalla vetta.