Seduto sul divano, quando non gioca la mia squadra, guardo il canale della diretta, che mi permette di vedere tutte le partite insieme. Lo faccio la domenica con la Serie A e in mezzo alla settimana con la Champions. Noto una differenza, una grandissima differenza: al contrario del nostro campionato, dove talvolta faccio fatica a restare sveglio, in Champions la linea passa da un campo all'altro in continuazione e non si fa in tempo a vedere tutte le azioni da gol che arrivano a ripetizione. E così ad esempio Borussia Dortmund-Tottenham era un continuo correre e rovesciamenti di fronte ad un'intensità disumana.
Ecco appunto l'intensità, i ritmi, sarà forse questo che le nostre squadre vanno poi a pagare su questi palcoscenici dove vanno tutti a mille all'ora e faccio fatica pure io dal divano a seguire tutto? Sarà che forse il nostro campionato non stimola e non prepara bene le big a ciò che affronteranno in Europa?

Io non sto parlando di qualità tecnica dell'avversario, ma di stile di gioco, ancor più precisamente di ritmo, perché i ritmi imposti in Champions sono forsennati e squadre come Juve, Napoli e Roma non possono pensare di reggerli per caso se nel loro campionato con la maggior parte delle avversarie fanno più o meno un allenamento.

Prendiamo il Napoli che è abituato a squadre che si rinchiudono nella loro metà campo, che quando perdono palla non vanno a pressare ma si abbassano sempre dietro la linea della palla (perché questo fanno 15 squadre su 20in serie A contro il Napoli). Diventa normale che gli azzurri inizino ad alzare il ritmo solo nella metà campo avversaria e girino palla agevolmente nella propria metà campo come fosse un 'allenamento di possesso palla'.
Poi arriva lo Shakhtar, arriva il City che ti va a prendere alto, che non ti fa respirare, e il Napoli fatica anche ad uscire dalla propria trequarti. E poi quanto corrono! Avanti e indietro attaccano gli spazi, raddoppiano la marcatura... Ieri, Sane e Sterling sembravano due motorini su quelle fasce...

Insomma, già non possiamo competere più di tanto a livello tecnico davanti a vere e proprie corazzate, il minimo sarebbe cercare di primeggiare sul piano della corsa e dell'intansità di gioco, ma se squadre come il City di Guardiola, piena zeppa di campioni va anche al doppio dell'intensità la vedo dura.