"Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi", così amava ripetere Massimiliano Allegri dopo una vittoria dei suoi, appunto, ragazzi, talmente tante volte da farlo diventare un simpatico tormentone, tormentone che essendo tale è destinato prima o poi a concludersi. Così come era destinato alla conclusione il rapporto tra il tecnico livornese e la Juventus.

Emozionante la conferenza stampa di addio tenutasi pochi giorni fa all'Allianz Stadium dove il presidente Andrea Agnelli ha voluto rendere omaggio non a un semplice dipendente, ma a un amico, facendo intuire la non semplicità di questa separazione.

Non è mai stato un tipo che si fa travolgere facilmente da quella strana tempesta di emozioni che fa parte della natura umana, tuttavia Max, prima in conferenza e qualche giorno dopo, alla sua ultima apparizione allo Stadium in veste di allenatore della Juve e contornata da un meritatissima standing ovation, ha dovuto lasciare spazio alla commozione.                           
Conseguenza inevitabile dopo 5 anni intensi e ricchi di successi, dove ha conquistato l'affetto da parte di società, giocatori e quella tifoseria che non lo aveva esattamente accolto a braccia aperte.

Era l'estate del 2014, l'ambiente bianconero ancora scottato dal burrascoso addio di Antonio Conte dopo 3 scudetti di fila, e Max entrava in punta di piedi nel mondo Juve, tra i fischi e le proteste di una buona parte dei tifosi juventini.                                 
Da quel momento ha inizio un'epopea meravigliosa, caratterizzata da 5 scudetti, 4 coppe Italia e 2 supercoppe italiane, e vale la pena aggiungere l'exploit in Europa con 2 finali di Champions League, purtroppo andate male.

Un ruolo importante lo hanno avuto ovviamente anche i vari calciatori che in questi 5 anni hanno contribuito al salto di qualità della Juventus di Allegri. Da Morata e Tevez a Dybala e Mandzukic, passando per Higuain e infine, udite udite, Cristiano Ronaldo. Senza dimenticare la cosiddetta "vecchia guardia" composta da Buffon,Chiellini,Barzagli,Marchisio e Pirlo. Una marea di campioni di cui Max è stato un perfetto gestore. Tutto questo gli ha permesso di conquistare l'affetto da parte dei tifosi, e non dimentichiamo poi le sue conferenze condite da un po' di sano umorismo che non fa mai male. Mancherà anche per questo "Acciughina", i cicli tuttavia finiscono e questo momento è arrivato.

Non resta quindi che ringraziare questo mister che merita solo rispetto per tutto quello che ha fatto per la Juventus.                                             
Perché un allenatore che arriva con tanto di fischi e se ne va con tanto di standing ovation... Beh, che cosa possiamo dire ancora? 
"Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi", così amava ripetere Max Allegri ai suoi, appunto, ragazzi.
Questa volta però, i complimenti vanno fatti a lui.

 

GRAZIE MAX