Non starò qui a leggere il bollettino di guerra sulla decimazione della rosa rossonera, anche perché sappiamo tutti chi è rotto e quali sono i prevedibili tempi di recupero. Quanto alle responsabilità, potrebbero essere proprio di Gattuso o dei preparatori atletici, se non di entrambi, in quanto se i muscoli saltano come molle troppo tese, è altamente probabile che la preparazione sia stata forzata o non ottimale. Il problema vero è che, quando ti trovi di fronte a una situazione di emergenza, corri il serio rischio di inanellare una castroneria dietro l'altra.

Dal momento che manca ancora tempo al mercato di riparazione, il principale pericolo non è legato al mercato, ma al possibile recupero affrettato di qualche giocatore che, da qui in avanti, dovesse presentare acciacchi lievi. Si rischia di sottovalutare il classico dolorino muscolare che viene derubricato ad affaticamento, ma che, comunque stiano le cose, può essere l'anticamera dell'infortunio più grave. Penso in particolare alla stagione 2011-12, quando Thiago Silva era dolorante, anche se ufficialmente abile, e fu mandato in campo contro la Roma in casa. Uscì dopo 7 minuti e, di fatto, rimase indisponibile per il resto della stagione che contava. La partita fu vinta anche giocando per quasi tutto il tempo senza il difensore brasiliano, la cui mancanza fu però decisiva nelle partite successive. I rossoneri, infatti, andarono a Barcellona nel ritorno di Champion's senza Thiago Silva e furono eliminati, perdendo comunque  il campionato contro la Juventus.

Il secondo rischio, anche se un po' spostato nel tempo, è operare in maniera sbagliata nel mercato di riparazione. Da un lato potrebbero essere spesi dei soldi per giocatori che, col recupero degli infortunati, finirebbero per essere un surplus, mentre altri ruoli resterebbero scoperti. Ma vediamo un po' cosa si deve fare e cosa non fare.

1)

Da tempo la società cerca un bravo difensore giovane e, in tal senso, il nome di Rodrigo Caio è valido. Per il resto, si punti al recupero di Conti, verificando se all'occorrenza può giocare centrale, coinvolgendo il più possibile Abate, che è un rossonero storico, magari non un fenomeno, ma molto professionale ed esperto.

2)

Il regista serviva indipendentemente dall'infortunio di Biglia, che è un centrale e non un metronomo. Qui entra in gioco Montolivo, perché sarà il Moviolivo o Mosciolivo che volete, ma come Abate è un esperto professionista molto serio. Se era discutibile non prenderlo in considerazione prima, lo è molto di più ora offrirgli ponti d'oro per andare via a gennaio. Vogliamo spendere per comprare un secondo centrocampista che, presumibilmente, non sarà tanto più forte di Montolivo, quando questo giocatore è già in squadra? Le persone intelligenti sanno tornare sui propri passi, a meno che l'emergenza non abbia mandato Leonardo e Maldini in confusione. Considerando, però, la loro esperienza, penso di no.

3)

In attacco occorre un terzo centravanti almeno dello stesso valore di Cutrone, perché si alterni con il vulcanico Higuain e lo stesso Cutrone. Ne arrivassero due, sarebbero entrambi i benvenuti.

4) Non c'è un numero 4...

L'importante sarà non perdere la Trebisonda (oggi Trabzon), quel porto sul Mar Nero che costituiva il punto di riferimento dei marinai durante le tempeste . Chi perdeva la Trebisonda, finiva spesso per fare naufragio.