Lo scorso campionato, la Roma ha battuto un record che nessuna squadra vorrebbe mai vincere, quello degli infortuni. I giallorossi, infatti, hanno avuto a che fare con circa cinquanta infortuni che per una sola stagione, sono davvero tanti. Questo problema, pero' ha colpito, anche se in forma minore, anche tante altre squadre sia nel campionato italiano, sia in quelli esteri.
Anche in questo inizio di campionato, la tendenza agli infortuni facili e incomprensibili, sembra non essere cambiata. La stessa societa' giallorossa, dall'inizio di campionato, ha avuto gia' sei infortuni e, alcuni, sono davvero incomprensibili. Quelli che hanno destato maggiore curiosita', come lo stesso ds giallorosso Petrachi ha dichiarato, sono quelli di Zappacosta, che si e' infortunato prima del riscaldamento pre partita nel derby, mentre attraversava il tunnel che porta al terreno di gioco, e di Perotti che, invece, si e' infortunato durante gli allenamenti mentre effettuavano dei passaggi.
La societa' giallorossa per invertire questa triste tendenza, le sta provando davvero tutte, e' arrivata a cambiare anche il manto erboso dei campi del centro sportivo di Trigoria. Come accennato in precedenza, anche altre squadre hanno il loro bel da fare: la Juventus, ad esempio ha perso ad inizio campionato Chiellini, durante la gara con la Fiorentina ha perso due giocatori, Pjianic e Douglas Costa.

A cosa sono dovuti tutti questi infortuni? Molto probabilmente la durezza dei terreni di gioco, non centrano affatto, le cause reali vanno ricercate altrove. Il direttore sportivo Petrachi, parlando degli infortuni dei suoi ragazzi, aveva fatto un accenno anche alle condizioni di vita dei calciatori. Se un calciatore, conduce una vita,piuttosto, mondana e stressata, quel calciatore, naturalmente, e' piu' esposta all'infortunio. I tanti infortuni, quindi in Italia, ma anche in Europa, fanno pensare che questi giocatori, conducono una vita tutt'altro che regolare.
Quando un calciatore, che gia' viene acquistato a cifre da capogiro, firma un contratto faraonico con la propria squadra, si impegna ad avere un atteggiamento diligente e professionale, almeno nel periodo del campionato e coppe annesse. Credo che, in alcuni casi, questa professionalita' venga un po' meno e l' infortunio ne e' la prova tangibile. Oltre a questo, si devono aggiungere i tanti impegni ravvicinati, piu' le convocazioni nelle rispettive nazionali. Inoltre quasi la maggior parte dei calciatori si fa seguire da un personal trainer esterno alla societa' calcistica, a cui appartiene.
Questo e' un altro motivo serio che porta spesso all'infortunio. I giocatori, dovrebbero attenersi e, soprattutto affidarsi solo ed unicamente ai professionisti presenti all'interno della loro squadra. Le persone esterne, non conoscendo nei dettagli il cammino del paziente, rischiano di fare loro soltanto un danno. La dirigenza di una squadra di calcio, dovrebbe evitare ai propri calciatori di affidarsi a figure esterne. Quindi, volendo arrivare ad una conclusione si puo' dire che, i giocatori, che in molti casi guadagnano cifre che cozzano con la poverta' presente nel mondo, dovrebbero avere un atteggiamento molto piu' professionale.
Una squadra non puo' pagare un calciatore fior fior di quattrini e poi rischiare di vederlo fermo per dei mesi a causa di errori madornali.