Non sono ore tranquille in quel di Manchester. Il mercato sotto tono portato avanti dai Red Devils, i risultati deludenti nelle amichevoli estive e le recenti dichiarazioni di Mourinho sembrano aver portato il Manchester United sull'orlo del precipizio. Proprio in queste ore si vocifera di un rischio esonero per il tecnico portoghese che, come detto in precedenza, si è lamentato non poco con la società per mercato e organizzazione. Insomma, il caratterino dello Special One sembra essere venuto fuori già dalla metà di luglio quando a seguito della sconfitta contro il Liverpool il tecnico dei Red Devils recitò alla stampa la seguente frase: "Fossi nei tifosi non spenderei i miei soldi per venire allo stadio e vedere partite del genere". Parole forti che riecheggiano come un tuono in alta montagna e che lasciano intendere un crescente malumore nei confronti di chi ha organizzato la tournée in America. Eppure, come spesso succede, le dichiarazioni di Mourinho sono corrette, ma nel posto sbagliato. I tifosi sono concordi sul fatto che le gare dell' ICC non appassionano più di tanto per orario e rosa dei club, ma è il contorno che non dà ragione al tecnico portoghese. Dichiarare certe frasi al termine di una partita equivale a mettersi contro società e giocatori; un po' come dire che i ragazzi che sono scesi in campo non fanno parte del progetto tecnico del club.

Ma non è tutto: la seconda parte del film deve ancora iniziare. A seguito dell'ennesima sconfitta patita contro il Bayern Monaco, ecco che Mourinho non si nasconde dietro agli scudi e si scaglia ancora contro la società: "Se non miglioriamo la nostra squadra, prevedo una stagione difficilissima per noi. Il mio Ceo sa benissimo chi e cosa  voglio  da un bel po' di tempo, quindi mi aspetto che accada qualcosa nei prossimi giorni". Questa volta è il mercato che ha fatto arrabbiare l'ex tecnico di Inter e Chelsea; ormai è noto che il primo obiettivo di Mourinho fosse stato Perisic, ma il muro eretto dall'Inter e il rifiuto da parte della società di alzare l'offerta sembrano aver congelato l'affare. E pensare che la situazione che sta vivendo il Manchester United in questi giorni ricorda un po' quella patita dall'Inter esattamente due anni fa, quando l'allora tecnico Roberto Mancini si lamentò non poco con la società e con il presidente Thohir, reo di non aver acquistato i giocatori chiesti dal tecnico jesino; le turbolenze si conclusero con l'addio di Mancini e l'arrivo di De Boer, vero artefice della disastrosa stagione dell'Inter, scelto guarda caso proprio dall'indonesiano. 

Tornando al Manchester United, l'ipotesi esonero non è da scartare a priori e allora la domanda sorge spontanea: chi al posto di Mourinho?. Le ultime indiscrezioni di mercato portano ad un nome inaspettato, ma di straordinaria importanza: Zinedine Zidane. Il tecnico francese ha recentemente abbandonato la panchina del Real Madrid e un'eventuale chiamata da parte dei Red Devils potrebbe farlo tornare ad allenare nell'immediato. Presto per dire che Zidane sarà il nuovo allenatore dello United, ma i contrasti interni alla società potrebbero azionare un vortice clamoroso. Insomma, lo Special One si sente tradito e abbandonato e si sa, in un mercato come questo i colpi spaziali possono avvenire in qualunque momento.