A pochi giorni dall’inizio del campionato, la Serie A si trova di fronte (ancora) due telenovele dal finale più incerto che mai.

Se una, quella di Icardi, è giunta ormai alla seconda stagione, quella di Dybala invece è ancora tutta da gustare.
Due degli attaccanti più forti della serie A, forse i due più forti tralasciando il marziano Ronaldo, “scaricati” dalle rispettive squadre. Gestioni completamente diverse sì, ma che, pur avendo più di un elemento in comune mi portano a due considerazioni differenti.

Premessa la mia fede nerazzurra e il mio amore “calcistico” nei confronti della Joya, devo ammettere che alla società bianconera non si può recriminare nulla. Eh sì, perché per quanto riguarda il numero 10 bianconero, mi sembra che la società sia riuscita a spingerlo verso la porta d’uscita in modo elegante, solo ed esclusivamente per ragioni tecnico/tattiche e di bilancio in più concedendogli la possibilità di allenarsi e continuare a dimostrare il proprio valore.  

Diverso è il discorso invece per quanto riguarda l’Inter, TUTTA .
Tralasciando eventuali commenti sul mercato nerazzurro ancora in corso, rinviando i giudizi al 2 settembre, ammetto che l’affaire Icardi mi intristisce parecchio. A prescindere da quello che possa essere il risultato finale infatti, credo proprio che ne usciranno sconfitti TUTTI, nessuno escluso, dal giocatore alla società, da Wanda a Marotta, dalla Serie A alla nazionale argentina.

Quello su cui vorrei soffermarmi di più, però, è il lato umano della vicenda. (Papà) Moratti col suo “si è voluto dare l’esempio con Icardi” è dal mio punto di vista colui che più ha centrato il punto senza giri di parole, perché non prendiamoci in giro, non sapremo mai le vere ragioni della rottura, ma non credo possa essere successo nulla di così grave dalle parti di Appiano, da far si che una società importante come l’Inter,  possa voler rischiare “volontariamente” di perdere un capitale, liberare un giocatore per Mobbing o più semplicemente rimanere senza un parco attaccanti degno di questo nome.

D’altro canto, non capisco come si possa criticare un ragazzo che per anni ha portato avanti la squadra da SOLO, un ragazzo che più di TUTTI gli altri ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia e che ora viene criticato qua e là senza cognizione di causa, perché Mauro avrà anche dei difetti sì, sarà sicuramente consigliato male ok, ma nessuno al di fuori della dirigenza conosce la verità delle cose, per cui per quanto mi riguarda, vale di più l’aver continuato a giurare fedeltà e amore per questi colori anche con le spalle al muro che il pugno di ferro adottato da qualcuno con precedenti illustri nelle file dei nostri peggior “nemici”… (che sia stato dato il ben servito a Naingollan per via di precedenti dichiarazioni infelici?? Chissà…).

A meno di una settimana dall’inizio del campionato quindi, attendo intrepido, magari anche con dei PopCorn e una birra, sperando che la persona Icardi continui a decidere del proprio futuro come meglio creda, perché no, impuntandosi per scegliere la destinazione che merita e desidera, ringraziandolo comunque per quanto  dato all’Inter in questi anni… Auspicando per lui un futuro pieno di goal… Magari qualcuno in meno nel caso si trasferisse alla Juve.

Da un vecchio e (quasi) sicuramente futuro tifoso del 9 di Rosario.