È con profonda tristezza che salutiamo Franco Zuccalà, un'icona del giornalismo sportivo che ha ispirato generazioni con la sua eleganza e la sua inconfondibile ironia pulita.

Franco Zuccalà ci ha lasciato all'età di 83 anni, un signore della parola originario di Catania, Sicilia. La sua lunga carriera nella Rai e la collaborazione con l'agenzia Italpress hanno contribuito a plasmare il panorama giornalistico italiano.
Tuttavia, definirlo semplicemente un giornalista sportivo sarebbe riduttivo. La sua figura trascende l'etichetta professionale; la sua essenza risiede nella cultura e nell'umanità che ha sempre portato con sé. Zuccalà era un maestro nell'arte di rappresentare non solo gli eventi sportivi, ma anche i valori che si celano dietro di essi.

La notizia della sua scomparsa ci ha immediatamente portato a riflettere sulla delicatezza del suo stile giornalistico e sulla sua abilità nell'essere una spalla affidabile per altri colleghi. Il ricordo di Franco Zuccalà è intrinsecamente legato all'immagine di un giornalista elegante, capace di andare oltre la cronaca sportiva e catturare l'essenza stessa di ciò che rappresentava.
In molti hanno associato il nome di Zuccalà a quello di un altro gigante del giornalismo sportivo, Beppe Viola. Questa connessione testimonia la grandezza di entrambi e l'impatto duraturo che hanno avuto nel cuore di chi ha seguito le loro parole nel corso degli anni.
Il mondo del giornalismo sportivo perde con la scomparsa di Franco Zuccalà non solo un professionista di spicco, ma anche un uomo che ha saputo incarnare i valori più nobili della professione. Il suo ricordo rimarrà vivo nelle menti di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere con lui il cammino attraverso le pagine dello sport italiano.

Buon viaggio, Franco Zuccalà. La tua eleganza, il tuo sorriso e la tua passione rimarranno con noi, ispirando le generazioni future a perseguire l'eccellenza nel giornalismo sportivo con la stessa dedizione e integrità che hai sempre dimostrato.