Da sempre duellante con la Ligue 1 per il 5° posto nella graduatoria per coefficiente UEFA, tanto da far considerare il campionato transalpino inferiore rispetto ai primi quattro oppure da inserirsi in una ipotetica top 6 campionati europei, la Primeira Liga sta vivendo una stagione in cui ci sono quasi due campionati distinti, il primo è un mini torneo fra le prime 6 squadre, che fino ad ora hanno dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a tutte le atre compagini, le quali sono impegnate in una lotta salvezza allargata a 12 team, perché dall’ultimo al 7° posto ci sono solamente 6 punti di differenza.

Os trȇs Grandes

Con questo nome vengono identificate Benfica, Porto e Sporting, le tre squadre più titolate e famose di tutto il Portogallo. Partiamo dal Porto, vincitrice di campionato e coppa nazionale lo scorso anno, seppur attualmente si trovi al 3° posto della classifica, la stagione non è affatto da buttare essendo distanti solo due punti dalla vetta e trovandosi di fronte ad una Juventus che non è certo imbattibile per un ottavo di Champions League molto stuzzicante. Finora la squadra di Oporto ha trovato la sua forza nel reparto offensivo, 36 le reti realizzate che ne fanno il miglior attacco del campionato, ben supportato anche dal resto della squadra, nonostante Conceição cambi spesso il modulo anche per adattarsi all’avversario, il gioco si sviluppa sempre passando per le fasce, a sinistra Luis Diaz e Otavio, 11 goal e 12 assist in due e a destra l’inamovibile Jesus Corona, miglior assistman della squadra ha realizzato anche 2 goal. Simbolo del lavoro svolto da Conceição, è passato da essere un terzino di spinta a ricoprire tutti i ruoli della fascia destra senza variazioni di rendimento, poco considerato dalle big europee, a ventotto anni ha completato la sua maturazione ed è pronto per una sfida più grande. A centrocampo il perno è Sergio Olivera che ha messo a referto 12 reti, bomber della squadra e 4 assist mentre la difesa cigola un po’ troppo, sono infatti 17 i goal subiti che ne fanno la peggiori difesa tra le prime sei, nonostante ciò si vede qualche buona individualità, come il 21enne difensore centrale Diogo Leite, ma soprattutto il terzino Zaido Sanusi, acquistato in estate per 4 milioni di euro dal Santa Clara, questo 22enne nigeriano si è segnalato soprattutto per le sue spiccate qualità difensive, oltre che per aver già spinto la palla in rete 2 volte.

Passando alla squadra più titolata di Portogallo, il Benfica ha una situazione molto simile a quella del Porto, anch’essa si trova a meno due dalla testa della classifica e dovrà affrontare un sedicesimo di Europa League che l’ha accoppiata con un Arsenal in una stagione buia ma che userà l’Europa per provare a rialzarsi. Il presidente Luis Felipe Vieira in estate ha messo mano al portafoglio dopo l’ennesima super plusvalenza realizzata con la cessione di Ruben Dias al Manchester City per 68 milioni, comprando giocatori funzionali al 4-4-2 di Jorge Jesus e che per ora stanno ripagando l’investimento. Su tutti i gli attaccanti Nunez e Waldschimdt, 8 goal a testa e 12 assist in totale per questi due giocatori che insieme al top scorer Haris Seferovic formano un terzetto perfettamente alternabile, terzetto che viene assistito da due veterani come Rafa e Pizzi, rispettivamente 5 reti e 6 assist e 10 reti e 2 assist, oltre che dal gioiellino brasiliano Everton, strappato alle big europee, si è subito ambientato e ha segnato 4 goal e fornito 6 assist. Nel comparto difensivo si fa sentire l’età avanzata di Vertonghen e Otamendi, che commettono degli errori individuali non accettabili da giocatori del loro livello e mancano riserve all’altezza, mentre sulla corsia mancina c’è la certezza, ancora per poco, di Grimaldo, 2 reti e 4 assist per questo terzino spagnolo cercato anche dal Napoli tempo fa e destinato a lasciare a breve la capitale portoghese.

Veniamo ora alla capolista, perché dopo 19 anni lo Sporting sembra essere in grado di tornare a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Primeira Liga che da troppo tempo vive del duopolio Benfica-Porto. A differenza di queste ultime, lo Sporting ha il vantaggio di non avere impegni internazionali, essendo stato eliminato ai play-off di Europa League dal LASK e può concentrare tutte le sue energie per trionfare in patria. In estate la spina dorsale della squadra non è stata rivoluzionata, qualche acquisto per allungare la rosa, qualche giovane da far sbocciare e 2 super colpi di mercato: il primo è il portiere ex Altetico Madrid Adan, arrivato a titolo gratuito, ha reso la sua porta un muro invalicabile, sono solo 9 le reti subite dalla squadra biancoverde con 7 clean sheets e addirittura un assist per il portiere spagnolo; il secondo acquisto proviene invece dal Famalicão ed è Pedro Gonçalves, può giocare mezz’ala o interno di un centrocampo a 2, ma la svolta è avvenuta grazie all’intuizione dell’allenatore Ruben Amorim di spostarlo come trequartista, fino ad oggi ha segnato 12 reti e mandato in rete i suoi compagni 2 volte, ancora giovane, ha 22 anni, sarà sicuramente oggetto di corteggiamento da parte dei top club europei nelle prossime sessioni di mercato. Degne di nota anche le prestazioni della punta ex Rio Ave Nuno Santos, autore di 5 goal e uomo assist della squadra avendone fatti 8 e dell’esterno di centrocampo o di difesa arrivato in prestito dal Manchester City Pedro Porro, alla prima grande chiamata della sua carriera ha risposto in maniera positiva, con le sue continue scorribande sull’out di destra che lo hanno portato ha fare anche 2 goal, molto margine di crescita per lui ma se il City non lo cede a titolo definitivo un motivo ci sarà, mentre un altro giovane interessante è Tiago Tomas, 18enne prodotto del vivaio dello Sporting, in 19 partite ha messo a segno 6 marcature, può giocare anche come estremo di un tridente, deve imparare a giocare di più per la squadra e mostrare la cattiveria agonistica necessaria per imporsi a determinati livelli.

Bagarre salvezza

Come già detto in precedenza, quest’anno in Primeira Liga si sono creati 2 tornei simultanei di cui uno racchiude tutte le squadre dal Boavista ultimo con undici punti al Tondela nono con 15 punti, ma che non lascia tranquille nemmeno Moreirense e Maritimo a quota 17 punti. Guardando sul fondo della classifica troviamo una squadra per nulla abituata a occupare quella posizione, il Boavista, il quarto club più titolato di Portogallo, l’unico capace di interrompere il dominio delle tre grandi con la vittoria del titolo del 2001 e che sempre troviamo in lotta per un posto in Europa, quest’anno sembra che nulla vada come dovrebbe andare. In estate è stata fatta incetta di difensori per cercare di subire quei goal in meno che non gli hanno permesso di raggiungere posizioni valevoli per qualificarsi alle coppe europee nelle stagioni precedenti, sono arrivati giocatori navigati come l’ex Milan Adil Rami e giovani terzini che, nel complesso di questi mesi da dimenticare, hanno impattato bene con la nuova squadra, parlo dell’americano Cannon e della coppia sulla fascia mancina composta da Mangas e Hamache, 2 reti a testa e anche 3 assist per quest’ultimo. Da segnalare anche, finalmente, le prestazioni convincenti dell’ex canterano del Manchester United Angel Gomes che ha messo realizzato 3 marcature e 5 assist. L’attacco è il comparto che rende di meno, solo 6 goal in 4 giocatori, di cui solo 2 dalle punte nonostante un rapporto tiri in porta/tiri totali inferiore solo a quello delle prime 4 classificate.

Coinvolto in questa lotta serrata per il mantenimento della categoria c’è anche la sorpresa della scorsa stagione, il Famalicão, alla sua seconda partecipazione al massimo campionato portoghese, dopo appunto quella dell’anno passato in cui ha fatto molto più che bene. Nonostante il progetto tecnico sia rimasto lo stesso dello scorso anno, qualcosa quest’anno sta venendo meno, sarà per i molteplici nuovi arrivati, ben 26 acquisti o perché Joao Pedro non dà certezze sulla conformazione tattica della squadra, la fase difensiva rappresenta il problema maggiore, infatti hanno la peggior difesa del campionato a discapito del miglior attacco dall’ottavo posto in giù. Si sono dimostrati spesso ingenui nel commettere alcuni errori soprattutto sulle azioni che si sviluppano da calcio piazzato da cui gli avversari riescono spesso a bucare la rete Zobnin, goal che viene spesso rimontato, infatti il Famalicão ha una capacità innata nel rimontare e nel farsi rimontare, 3 volte su 6 occasioni di svantaggio hanno rimontato e addirittura 7 volte su 13 occasioni di vantaggio è successo il contrario. Il giocatore più interessante è senza alcun dubbio, il mediano brasiliano, capitano e cardine del centrocampo, Gustavo Assunção, primo e principale costruttore di gioco della squadra con una delle maggiori percentuali di precisione passaggi pari all’87,7%.

Con 15 punti c’è anche una squadra che quest’estate abbiamo conosciuto meglio qui in Italia per aver fatto sudare il Milan ai play-off di Europa League, il Rio Ave, con quella sfida assurda terminata quando Kjaer ha realizzato il 24esimo rigore del match, 25esimo se si considera anche quello di Calhanoglu nel recupero del secondo tempo supplementare. Si schierano con un 4-2-3-1 basato principalmente sulle invenzioni dell’ala destra, ma che gioca a piede invertito, Carlos Mane, 2 goal e 4 assist a favore di Gelson Mala, miglior marcatore della squadra con 3 reti, al pari di un trequartista giapponese di proprietà del Manchester City, unica individualità interessante, Ryotaro Meshinom, che però non bastano se si vuole raggiungere qualche obbiettivo importante attualmente impensabile visto che i 10 goal totali ne fanno il peggior attacco del campionato. Molto meglio la difesa a partire dal portiere ultratrentenne Kieszek, 14 partite, 6 clean sheets e solo 16 goal subiti lo rendono uno dei migliori portieri della Primeira Liga, davanti a lui una difesa che si fonda sull’esperienza di giocatori come l’ex Norwich e Dinamo Zagabria Ivo Pinto e il centrale Adrellan Santo, oltre che al carisma di Fabio Coentrão affiancate alla giovane età e voglia di migliorarsi del croato Borevkovic e del terzino sinistro Amaral. Hanno fondato le loro fortune sul riuscire a vincere mantenendo il minimo vantaggio, infatti di quattro volte che si sono trovati in vantaggio solo in una occasione sono stati rimontati, anche se quando lo subiscono difficilmente recuperano e prendono altri goal, tutte e 5 le sconfitte sono arrivate con un margine minimo di due reti.

Le altre

Torniamo nelle zone alte nella classifica per vedere quanto fatto dalla sorpresa, finalmente una in positivo, di questa stagione, il neopromosso Paços De Ferreira, che con 25 punti è quinto in classifica. Gioca principalmente con un 4-3-3 e tutte le sue varianti, specialmente quelle più propense a offendere e nonostante ciò, il reparto migliore è la difesa che con 12 reti e 5 clean sheets è la seconda migliore al pari di quella del Belenenses SAD e alle spalle soltanto di quella della capolista. Difesa formata da giocatori nel pieno della loro maturazione calcistica, nella quale spiccava il nome del terzino sinistro Oleg Reabcuik, 23enne moldavo acquistato dall’Olympiacos a inizio mese, fisico e molto prestato a crossare anche se ha realizzato 1 solo assist in 13 partite nelle quali ha segnato anche 2 reti. Riprendendo il discorso sull’attacco, 19 goal realizzati sono un buon numero con una media abbastanza superiore al goal a partita e superiore anche alla media del campionato, di questi 7 sono stati segnati dalla punta Douglas Tanque, assistito principalmente dal Helder Ferreira a destra e da uno tra Singh e Amaral a destra. A centrocampo i rettori del gioco sono anche molto produttivi, il migliore è Bruno Costa, mediano 23enne arrivato in prestito dalla Portimoense, giocatore molto simile ad Assunção del Famalicão, ma più offensivo ha segnato 3 goal e fornito 2 assist mentre il suo compagno di reparto Stephen Eustaquio ha fatto una rete e un assist di meno.

Appena sotto il Paços c’è il Vitoria Guimarães che sta facendo una stagione molto simile a quella de Os Castores e in lotta per un posto nelle coppe europee come al solito mentre leggermente più distanti ma abbastanza tranquille per il margine dalla linea di galleggiamento troviamo Moreirense e Maritimo, tornano alla lotta salvezza il Gil Vicente ha dovuto affrontare la morte del suo allenatore, Vitor Oliveira, il Re delle promozioni in Portogallo, il 28 novembre, esattamente un giorno prima della gara col Rio Ave, che ha rappresentato un punto di svolta vista la vittoria per 2-0, la seconda in campionato e l’inizio di una serie nel complesso positiva che ha dimostrato un’ottima resistenza mentale e la voglia di reagire e rendere onore al tecnico scomparso.